Ristoratore apre per protesta. Multato, va all'attacco: «Non pago e non chiudo l'attività»

Ristoratore apre per protesta. Multato, va all'attacco: «Io non chiudo»
di Teodora Poeta
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Domenica 17 Gennaio 2021, 11:05

Chiuso e sanzionato il titolare del ristorante pizzeria “La contea”, di Teramo, in via Veneto, che venerdì sera ha aderito alla protesta pacifica #ioapro. Lui è Mattia Zicchinella, 38 anni, calabrese, da 13 anni a Teramo dove ha acquistato casa con un mutuo e dove ha aperto, 6 anni fa, l’attività di ristorazione per cui paga un affitto di 1.300 euro mensili. I Carabinieri sono intervenuti, intorno alle 21, su segnalazione di numerosi cittadini che hanno chiamato il 112, si legge in una nota stampa. Zicchinella, però, dice: «Sapevo che sarebbero venuti, al di là se siano stati chiamati o se siano venuti da soli. E’ il rischio che ho corso aderendo anche da solo alla protesta».

E intanto va avanti. Ieri, infatti, la sua saracinesca, che sarebbe dovuta rimanere abbassata per cinque giorni, si è alzata lo stesso. «Io non pagherò né la multa, né chiudo – conferma il ristoratore -. Alle 18, quando dovrei chiudere, io apro, altrimenti la mia protesta non ha avuto alcun senso. Il mio diritto è lavorare». Da maggio, ossia dalla riapertura, poi seguita da altre chiusure, ha investito 4mila euro per sanificazioni e tutto l’occorrente previsto dal Governo. Zicchinella, che all’interno della sua attività è il pizzaiolo, ha pure chiesto al proprietario del locale di dimezzargli l’affitto, «ma non ho ancora ricevuto risposta», dice.

I costi, senza incassi, sono tanti. «Io ho due gemelli di 3 anni e non voglio chiudere, voglio andare avanti – racconta con il tono di voce non ancora affranto, anzi -. Le tasse e le bollette continuano ad arrivare e io pago tutto regolarmente. Ma di questo passo sarà difficile. Il mio è uno stato di necessità, per questo devo aprire e non posso stare chiuso». Nel frattempo alcuni dei suoi dipendenti sono stati messi in cassa integrazione, altri li usa per l’asporto. Ma le entrate non sono più sufficienti. «Le perdite ormai sono molte – spiega -, siamo sui 25mila euro lordi al mese, in più c’è l’affitto, 1.300 euro mensili che io pago regolarmente»".

Dopo la visita dei carabinieri dell’altro giorno è arrivata anche la multa: 400 euro. "Io non la pagherò". Oltre a 5 giorni di chiusura che il 38enne non intende rispettare. 

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