Inventa di essere stata violentata dall'ex fidanzato: patteggia 18 mesi

Aveva denunciato l'ex per quattro giorni di abusi non veri: accusata di calunnia

Inventa di essere stata violentata dall'ex fidanzato: patteggia 18 mesi
di Alfredo D'Alessandro
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Mercoledì 5 Luglio 2023, 09:55

Probabilmente non si saprà mai cosa abbia spinto una ragazza a denunciare l’ex fidanzato per violenza sessuale: l’unico punto fermo della vicenda, per ora, è che la giovane, una 23enne di Chieti, difesa dall’avvocato Cesare Borgia, ieri ha patteggiato la pena perché accusata di calunnia proprio nei confronti dell’ex: un anno, sei mesi e 800 euro la pena applicata davanti al gup, Luca De Ninis, pubblica accusa rappresentata dal procuratore capo Giampiero Di Florio. La vittima è un giovane di 26 anni, pure di Chieti, il quale assistito dall’avvocato Marco Bevilacqua si è costituito parte civile, senza quantificare la richiesta di risarcimento ma rimettendosi alla giustizia.

Tutto nasce (a livello processuale) dalla denuncia che la 23enne presenta in questura ovvero accusando, sapendolo innocente, recita oggi l’imputazione a carico della donna, di essere stata costretta più volte dal ragazzo, dopo essere stata picchiata, a subire per 4 giorni (siamo a metà luglio dell’anno scorso) rapporti sessuali completi. I due vivono insieme, a casa dei genitori, la ragazza meno di un mese dopo, torna in questura, accompagnata da un’amica, per ritirare la denuncia. L’amica avrebbe detto che si era inventata tutto perché nel frattempo si era innamorata di un altro, e sarebbe stato proprio quest’ultimo a spingerla l’altro a denunciare. Certo è però che il fascicolo per violenza sessuale (nel ben noto perimetro del codice rosso) è già aperto, si procede d’ufficio (dunque ritirare la denuncia non produce alcun effetto) e la procura chiede e ottiene l’archiviazione della pesante accusa nei confronti del giovane. A quel punto, sempre d’ufficio, gli atti finiscono in procura dove per la ragazza scatta l’accusa di calunnia che ieri l’ha portata dinanzi al giudice. Resta un’ampia zona d’ombra, soprattutto sui motivi che hanno spinto la ragazza a denunciare l’ex per un reato gravissimo: risposte che, forse, sarebbero arrivate solo da un dibattimento.
 

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