Natale, ritirati gli avvisi su proiezioni e luminarie. L'opposizione: «Vittoria politica, ora più interventi sul Covid»

La giunta Arena
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 24 Ottobre 2020, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 20:11

«E’ una vittoria politica». L’opposizione incassa il ritiro degli avvisi pubblici del Comune sulle proiezioni e sulle luminarie di Natale e rilancia. Entro domani vanno presentati gli emendamenti al bilancio, prima del ritorno in aula mercoledì. Chiara Frontini (Viterbo 2020), Francesco Serra (Viterbo dei cittadini) e Giacomo Barelli (Forza civica) hanno tutti lo stesso obiettivo: «Bisogna adattarlo all’emergenza, sembra uscito in epoca precovid».

A sollevare il tema degli avvisi, quando ancora c’è da approvare il bilancio, era stato Barelli. «Credo sia una vittoria importante – dice – lo scopo in questi giorni è di far tornare sui propri passi una maggioranza che ha presentato un bilancio fuori dalla realtà. Il ritiro è solo un primo passo». Natale va comunque festeggiato.

«Nessuno di noi vuole fare il Grinch, ma non si può spendere mezzo milione di euro per luci e casette di legno. Le risorse - spiega Barelli - vanno dirottate su iniziative a sostegno di una città che è tra le più colpite del Lazio dal Covid. E se ne deve accorgere anche la maggioranza». Nel qual caso, «troverà da noi un atteggiamento costruttivo e leale, se no sarà battaglia dura»

Bene il ritiro, «contestualmente però – spiega Frontini - ci piacerebbe sentire due parole di ammenda, di scuse, da parte degli assessori De Carolis e Mancini, entrambi non partecipanti alle elezioni, per rispetto del consiglio.

Perché mentre la rappresentanza della città si stava interrogando se fosse opportuno o meno spendere tutti quei soldi per il Natale, sono stati pubblicati bandi su fondi che il consiglio deve ancora decidere di stanziare».

L’opposizione procederà così: «E’ un momento di emergenza, serve responsabilità: cercheremo di proporre idee per adattare questo bilancio alla situazione, perché pare fatto a febbraio. Ci stiamo coordinando: l’idea è fare poche proposte mirate e sostenibili – commenta Frontini - con coperture certe».

Secondo Serra la marcia indietro «è cosa buona e giusta, se volevano mantenere un minimo di regolarità, se no sarebbe stato un consiglio ridicolo. Il bilancio? Quello presentato è anacronistico, di epoca pre-covid. Ma qui siamo in mezzo a una situazione emergenziale, molto più di quella di marzo». Si punta a modifiche «in tema di investimenti e sostegni in maniera più contingente. Vedremo se la maggioranza sarà d’accordo o tirerà dritto sul Natale. Sarebbe anacronistico e surreale – conclude Serra - neanche Woody Allen arriverebbe a tanto».

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