Litorale viterbese, nel primo week end bene ristoranti e bar. Partenza lenta per gli stabilimenti

Litorale viterbese, nel primo week end bene ristoranti e bar. Partenza lenta per gli stabilimenti
di Luca Telli
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Lunedì 1 Giugno 2020, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 19:43
Negli stabilimenti gli ombrelloni sono rimasti chiusi. Poche le persone che hanno scelto di affittare sdraio e lettini nella prima domenica della stagione. Meglio le spiagge libere dove, nonostante l’obbligo di prenotazione attraverso la App (già disponibile per Android, non ancora per la piattaforma Ios) partirà solo martedì, i controlli hanno tutto sommato funzionato. Poche, infatti, le infrazioni riscontrate.

Controlli all’ingresso e sull’arenile agevolati dalla disciplina dei bagnati e dal basso numero di presenze – le saline a Tarquinia la zona più gettonata con un centinaio di persone -, per un test vero e proprio bisognerà aspettare il 2 giugno. Alto, sulla carta, l’indice di fallimento per la festa della Repubblica. Scarse le forze a disposizione a fronte di un alto numero chilometri di costa da coprire. Per Tarquinia, sei unità di security da spalmare su quasi 15 km.

 Numeri simili ma metà territorio da controllare a Montalto di Castro. Una criticità alla quale l’amministrazione di Tarquinia sta cercando di rispondere meccanizzando la spiaggia. Il piano di Giulivi è quello di fornire quad, o strumenti simili, che si muovano agilmente sull’arenile per intervenire in modo rapido e disperdere eventuali assembramenti e giochi di gruppo.

Un provvedimento necessario, in cui a sfavore gioca il fattore tempo, non solo per il rispetto del protocollo sanitario ma per l’assenza di linee di demarcazione sull’arenile libero diviso su base metrica in piazzole virtuali.
A fornire un’istantanea di quello che potrebbe succedere, lo scatto del lungomare dei due comuni del litorale a poco dopo le 17: un fiume di persone e distanza di sicurezza impossibile da rispettare (e controlli difficili da fare). In attesa di sviluppi, commercio e esercenti brindano a una ritrovata fiducia.

 Se dai balneari non arrivano segnali di preoccupazione ma la conferma dei dati che vedevano un inizio di stagione turbolento e una ripresa più forte per luglio e agosto, a sorridere, insieme a tante famiglie tornate a godersi sole e una parvenza di normalità, sono i ristoratori. Le limitazioni imposte dal distanziamento sociale pesano ma l’afflusso di questo primo settimana lancia un’ancora di salvataggio a una stagione che sembrava compromessa.

Ristoranti, bar, pizzerie e gelaterie sono state prese d’assalto dalla prime ore della mattina fino a sera quando, intorno alle 19, la calca ha iniziato a scemare con code che si sono allungate negli snodi di raccordo con la provinciale tarquiniese, la tuscanese e all’ingresso di Monte Romano in direzione dell’allaccio con la traversale Orte – Civitavecchia.
 
 
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