Controlli all’ingresso e sull’arenile agevolati dalla disciplina dei bagnati e dal basso numero di presenze – le saline a Tarquinia la zona più gettonata con un centinaio di persone -, per un test vero e proprio bisognerà aspettare il 2 giugno. Alto, sulla carta, l’indice di fallimento per la festa della Repubblica. Scarse le forze a disposizione a fronte di un alto numero chilometri di costa da coprire. Per Tarquinia, sei unità di security da spalmare su quasi 15 km.
Numeri simili ma metà territorio da controllare a Montalto di Castro. Una criticità alla quale l’amministrazione di Tarquinia sta cercando di rispondere meccanizzando la spiaggia. Il piano di Giulivi è quello di fornire quad, o strumenti simili, che si muovano agilmente sull’arenile per intervenire in modo rapido e disperdere eventuali assembramenti e giochi di gruppo.
Un provvedimento necessario, in cui a sfavore gioca il fattore tempo, non solo per il rispetto del protocollo sanitario ma per l’assenza di linee di demarcazione sull’arenile libero diviso su base metrica in piazzole virtuali.
A fornire un’istantanea di quello che potrebbe succedere, lo scatto del lungomare dei due comuni del litorale a poco dopo le 17: un fiume di persone e distanza di sicurezza impossibile da rispettare (e controlli difficili da fare). In attesa di sviluppi, commercio e esercenti brindano a una ritrovata fiducia.
Se dai balneari non arrivano segnali di preoccupazione ma la conferma dei dati che vedevano un inizio di stagione turbolento e una ripresa più forte per luglio e agosto, a sorridere, insieme a tante famiglie tornate a godersi sole e una parvenza di normalità, sono i ristoratori. Le limitazioni imposte dal distanziamento sociale pesano ma l’afflusso di questo primo settimana lancia un’ancora di salvataggio a una stagione che sembrava compromessa.
Ristoranti, bar, pizzerie e gelaterie sono state prese d’assalto dalla prime ore della mattina fino a sera quando, intorno alle 19, la calca ha iniziato a scemare con code che si sono allungate negli snodi di raccordo con la provinciale tarquiniese, la tuscanese e all’ingresso di Monte Romano in direzione dell’allaccio con la traversale Orte – Civitavecchia.
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