Pasqua e Pasquetta (17 e 18 aprile); festa della Liberazione (25 aprile); Primo maggio (festa dei lavoratori): quattro giornate utili per approfittare dell’apertura straordinaria dell’area archeologica di Ferento (al km. 7 della strada provinciale Teverina). curata dall’associazione Archeotuscia
«Saranno i nostri volontari – sottolineano gli organizzatori - a consentirne l'accesso e ammirare i resti dell'antica città distrutta nel 1172. Quattro pannelli illustrativi, posizionati accanto ai luoghi più significativi dell'area. consentiranno ai visitatori di conoscere nei dettagli l'origine e la storia dei singoli monumenti. I pannelli, in italiano ed inglese, contengono notizie sull'antico teatro romano, le terme, il decumano (che coincideva con l'antica strada Ferientensis) e le taberne, la domus (dimora romana composta da 21 stanze) e le cisterne».
Un po’ di storia. L’area della Città sovrappone l’origine etrusca quindi romana, e infine medievale. Il suo sviluppo si interruppe nel 1172, quando i viterbesi, dopo una serie di scontri, la espugnarono e rasero al suolo.
«Oggi – prosegue Archeotuscia - dei trenta ettari sui quali si estendeva la città, prima romana e poi medievale, è possibile visitare, una parziale, ma significativa porzione.
Gli scavi eseguiti a partire dei primi anni del XX secolo e in periodi successivi, hanno consentito di riportare alla luce straordinari reperti archeologici (tra cui le statue marmoree della Muse, conservate nel museo archeologico della Rocca Albornoz) e impianti risalenti all'epoca romana tra cui il suggestivo teatro, dove ogni estate, da 57 anni, si svolge la stagione di spettacoli estivi. Info: 328 7750233; www.archeotuscia.con.