Emergenza Covid, controlli a campione ai confini con le regioni arancioni

Carabinieri
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Sabato 14 Novembre 2020, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 13:45

Attenzione alle entrate e alle uscite. Cambiano colore le regioni confinanti col Lazio e sui territorio confinanti partono i controlli. Pochi giorni fa l’Umbria da regionei gialle è diventata arancione, la Toscana da ieri è in zona rossa. Un cambio di colori che, nell’emergenza Coronavirus, ha conseguenze chiare, tra cui l’impossibilità di migrare da una regione all’altra.

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Il Viterbese, che con questi territori confina, ha messo in atto tutti i dovuti controlli. Nessun check poi nei comuni cerniera, come Orte o Acquapendente, ma controlli a campione. Secondo quanto stabilito dal governo nel nuovo dpcm per contrastare il dilagare della pandemia è possibile muoversi da una regione arancione a una gialla (come il Lazio) solo per comprovate esigenze di lavoro tra le 5 e le 22.

Nello specifico sono vietati, 24 ore su 24, gli spostamenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune).

Ovvero se un cittadino umbro entra nel viterbese e viene fermato con un controllo dovrà specificare alle forze dell’ordine il motivo del suo viaggio.

Dovrà presentare un’autocertificazione, anche fatta al momento, che poi sarà verificata in un secondo momento. Se il cittadino avrà presentato la realtà non ci saranno conseguenze, mentre se avrà mentito sul suo spostamento incapperà in una denuncia.«La veridicità delle autodichiarazioni - spiega il governo - sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.

I controlli al momento sono a campione. Le forze dell’ordine in campo per monitorare la situazione vigileranno per il rispetto delle nuove regole. Niente vieta, però, una stretta e un possibile coinvolgimento di polizia, carabinieri, polizia locale e finanza per monitorare costantemente i confini. Col solo scopo di salvaguardare la salute pubblica.

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