Covid, è pugno duro: multe da 400 a 1.000 euro per chi non usa la mascherina o si assembra

Covid, è pugno duro: multe da 400 a 1.000 euro per chi non usa la mascherina o si assembra
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Sabato 7 Novembre 2020, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 19:53

La carota non è servita, ora si passa al bastone. Pugno duro dei sindaci per cercare di contenere il contagio. Come? Aumentando i controlli sul territorio e, soprattutto, multando chi non rispetta le regole. Minori compresi. Chi si assembra o non indossa la mascherina d’ora in poi rischia quindi di pagare dai 400 a mille euro. È la linea emersa ieri durante la riunione tra i dieci comuni del Viterbese con il numero di contagi più alto rispetto alla popolazione (Viterbo, Montefiascone, Piansano, Tessennano, Vetralla, Nepi, Caprarola, Grotte di Castro, Valentano, Civita Castellana), la Asl e la Prefettura.

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“Abbiamo discusso della difficoltà di individuare i contatti dei positivi e ricostruire tutti i link epidemiologici. Questo – racconta il sindaco del capoluogo, Giovanni Arena – non solo per i grandi numeri raggiunti, ma anche per la scarsa collaborazione degli interessati”. Accanto infatti al malcostume di non rispettare l’isolamento o la quarantena – emblematici i casi sveltati dal Messaggero nei giorni scorsi, di un positivo che è uscito per la cena del Fantacalcio e di un altro che ha infettato una ventina di amici, coi quali non ha rinunciato a fare serata – le autorità sanitarie e i primi cittadini, che collaborano nel ricostruire la catena dei contatti avuti dai nuovi contagiati, denunciano una crescente omertà.

Chi viene refertato positivo al Covid-19, sempre più spesso è restio a rivelare tutti i nomi delle persone con le quali ha avuto rapporti nei giorni precedenti. Il motivo? Spesso per evitare loro la quarantena e, quindi, consentirgli di continuare a lavorare.

Ma in questo modo il contagio continua a diffondersi. A Viterbo, intanto, i positivi sono arrivati a 1.072 e si teme un nuovo focolaio nella casa di riposo di piazzale Gramsci dove ieri la Asl ha effettuato i tamponi agli ospiti. Gli esiti si sapranno nei prossimi giorni. 

Se nella ricostruzione dei link poco si può fare se non richiamare i soggetti al senso di responsabilità, su quello dei controlli ora avverrà una stretta. Questa mattina, a Viterbo, il nuovo questore Giancarlo Sant'Elia incontrerà le forze dell’ordine e la polizia locale per individuare le zone della città in cui iniziare i pattugliamenti. “Si tratta di creare delle vere e proprie task force per fermare chi non indossa la mascherina o non rispetta il distanziamento sociale. Se finora in questi casi ci si limitava a un ammonimento, ora si passerà direttamente alle multe. Anche per i più giovani”, rimarca Arena.

“Controlli, controlli e ancora controlli. È l’unico modo per cercare di contenere la pandemia”, ripete il sindaco di Nepi, Franco Vita. Da settimane lancia appelli ai cittadini, spesso inascoltati. “È ora di dire basta e far rispettare tutte le regole. Purtroppo, dovremo convivere col Covid-19 almeno fino a giugno e tutti dobbiamo fare la nostra parte per uscirne”, incalza Vita. Nei piccoli comuni, dove spesso non c’è nemmeno un vigile urbane, l’onere dei controlli ricadrà sui carabinieri. 

Sul fronte del bollettino, ieri 147 casi accertati e 2 pazienti deceduti. Non ce l’hanno datta un 81enne di Viterbo e un 85enne di Nepi, entrambi ricoverati nelle strutture Covid-19 di Belcolle. Attualmente, i cittadini ancora positivi nella Tuscia sono 3.233 dei quali 102 sono ricoverati.

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