Viterbese, l'amarezza di Romano per la trasferta da ripetere

Viterbese, l'amarezza di Romano per la trasferta da ripetere
di Paolo Graziotti
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 15:00

A Catanzaro vince la nebbia e la gara è rinviata a data da destinarsi. La Viterbese vive un'altra trasferta complicata con nuove polemiche. Il presidente Marco Romano non nasconde la propria amarezza per il fatto di dover affrontare di nuovo la trasferta in Calabria. Siamo al 7' della ripresa quando l'arbitro Cudini di Fermo sospende la partita. La nebbia scesa ormai dalla metà del primo tempo è diventata sempre più fitta anche a causa della mancanza di vento. Come già verificato in occasione dell' intervallo, quando le squadre avevano guadagnato gli spogliatoi, non c'è la visibilità per poter continuare a giocare e quindi il direttore di gara chiede i classici 45 minuti di pausa. I giocatori gialloblù rimangono sul terreno di gioco anche se Indossano la tuta, mentre la terna arbitrale si reca momentaneamente negli spogliatoi. Poco prima delle 17, il direttore di gara convoca i capitani delle squadre e, dopo un breve conciliabolo, tutti i protagonisti della gara guadagnano la pancia dello stadio Ceravolo facendo intuire che la partita è sospesa anche perché con l'arrivare della sera la nebbia si fa sempre più fitta. A questo punto, negli spogliatoi le due società cercano di trovare un accordo su quando poter rigiocare la partita. Il club di via della Palazzina vorrebbe scendere in campo oggi, soprattutto per evitare un'altra lunga trasferta durante la settimana. "Noi avremmo voluto giocare immediatamente domani (oggi ndr) - conferma Romano - ma il Catanzaro non era d'accordo. Ora purtroppo saremo costretti ad affrontare un'altra lunghissima trasferta durante la settimana, con un ulteriore aggravio di costi e anche di sacrifici da parte della squadra. Questo ulteriore imprevisto non ci voleva proprio, stiamo vivendo una stagione proprio difficile. Tra l'altro la squadra stava giocando anche bene e stava affrontando la partita con il piglio giusto, avendo avuto già nel primo tempo almeno un paio di occasioni per passare in vantaggio".

Per la Viterbese la sospensione della partita di ieri porta infatti anche un'altra amarezza. Dato che l'atteggiamento della squadra, messa in campo da Roberto Taurino, non era affatto dispiaciuto nel primo tempo. La Viterbese aveva avuto infatti due ghiotte opportunità per passare in vantaggio sempre con Palermo, in occasione della prima il giocatore ha calciato malamente sopra la traversa da ottima posizione, il secondo tentativo ha visto un giocatore calabrese sventare di testa. Fin quando la visibilità ha permesso di giocare, la squadra gialloblù ha tenuto degnamente il campo tenendo testa al Catanzaro. La Viterbese attuava infatti un pressing molto alto e la squadra di casa, in più di un'occasione, ha mostrato difficoltà ad uscire dalla propria metà campo. Poi a partire dalla seconda metà del primo tempo, quando la nebbia ha iniziato a fare la sua comparsa in modo consistente sul manto etboso, giocare a calcio è stato sempre più difficile. All'inizio della ripresa c'è giusto il tempo per permettere a Daga di effettuare un ottimo intervento di piede sul centravanti avversario Di Massimo ben lanciato a rete. Poi la nebbia ha decretato la fine della partita. CATANZARO (3-5-2): Di Gennaro; Riccardi, Fazio, Martinelli; Casoli, Corapi, Carlini, Verna, Contessa; Di Massimo, Evacuo. A disp. Mittica, Iannì, Martines, Pipicella, Garufo, Baldassin, Risolo, Schimmenti, Cusumano, Curiale, Di Piazza All. Antonio Calabro VITERBESE (4-3-3): Daga; Baschirotto, Markic, Mbende, Urso; Salandria, Bensaja, Palermo; Bezziccheri; Rossi, Simonelli. A disp. Maraolo, Bianchi, Ricci, De Santis, Falbo, Sibilia, De Falco, Galardi, Menghi E., Menghi M., Besea, Murilo. All. Roberto Taurino ARBITRO: Cristian Cudini di Fermo NOTE: partita giocata a porte chiuse. Ammoniti Fazio e Mbende. Angoli 5-3 per il Catanzaro

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