Università della Tuscia: pioggia di risorse finanziarie per sostenere il diritto allo studio

Il rettore Unitus Stefano Ubertini
di Carlo Maria Ponzi
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Lunedì 31 Maggio 2021, 06:15

«In linea con lo spirito che ci colloca ormai da anni tra i primi atenei in Italia per l'apprezzamento manifestato dagli studenti iscritti e che la caratterizza per un elevato numero di laureati provenienti da famiglie di condizione socio-economica non elevata, abbiamo deciso di destinare le risorse del 5 per mille interamente al diritto allo studio»”. Così Stefano Ubertini, rettore dell’Università della Tuscia, esplicita una serie di iniziative volte a sostenere gli studenti e le famiglie più duramente colpiti dalla crisi causata dall’emergenza da Covid-19.

Oltre il 5 per mille, infatti, c’è un ulteriore elenco di agevolazioni. Soprattutto legate «alle tasse previste – rivela il rettore - che per l'anno accademico in corso prevede una no tax area per Isee al di sotto di 23.000 euro e riduzioni molto consistenti per particolari categorie di studenti e per Isee familiari inferiori a 30.000 euro». Ancora: proprio a partire dal mese di giugno è prevista (sempre per studenti su cui gravano situazioni di difficolta) la pubblicazione di una serie di bandi per borse da 500 euro a favore degli studenti iscritti a Unitus che si trovano in condizioni di difficoltà e, novità assoluta, a favore delle studentesse e degli studenti divenuti genitori nell’anno 2021.

Sono inoltre previsti sostegni economici di 500 euro per le ragazze e i ragazzi che avranno conseguito alla maturità la votazione di 100 o 100 e lode o di laureati triennali con 110/110 e lode.

«Nuove misure di questo anno – aggiunge Ubertini - sono anche nei programmi, da un alto ‘Unitus for international’, per il sostegno degli studenti residenti all’estero o al di fuori della Regione Lazio, con borse economicamente più consistenti, in considerazione dei maggiori costi logistici; dall’altro, “We want you”, specificatamente destinato a studenti laureati in corso e con il massimo dei voti presso un altro ateneo o all'estero e che decideranno di iscriversi a Unitus per il corso di laurea magistrale».

In ultimo, ma non d’importanza «sarà confermato – conclude il rettore - il programma Unitus contro il digital divide’ con la messa a disposizione di tablet in comodato d'uso, non soltanto per seguire le attività didattiche in remoto, ma anche e soprattutto per migliorare l’esperienza formativa in presenza grazie alle nuove tecnologie multimediali installate in tutte le aule dell’Università». Info: https://sostieni.unitus.it/.

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