Tra salvataggi e promozioni: chi è Antonio Calabro nuovo mister della Viterbese. 3-5-2 e ricerca del bel gioco

Antonio Calabro nuovo mister della Viterbese
di Marco Gobattoni
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Martedì 22 Gennaio 2019, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 18:54
Una sconfitta fatale e un nuovo cambio in panchina; il terzo della stagione. La Viterbese volta pagina e riparte da Antonio Calabro, che prende il posto di Stefano Sottili sulla panchina gialloblù. Un nuovo scalpo per il presidente Piero Camilli che, dopo aver cacciato ad inizio stagione Giovanni Lopez, ha dato il benservito anche al mister toscano sollevato dall’incarico dopo il pesante tonfo interno arrivato contro l’imbattuta capolista del girone C Juve Stabia.

Non solo la sonora sconfitta contro i campani però; ad accelerare l’esonero di Sottili infatti anche la gestione dei cambi nella gara interna di mercoledì scorso contro la Reggina, quando una Viterbese che aveva sprecato almeno cinque palle gol si era abbassata nel finale di partita subendo il pari dei calabresi.

Con sei recuperi ancora da giocare, Sottili, lascia i gialloblù al sedicesimo posto in classifica: Sini e compagni si trovano nell’ultima casella che porta ai playout e si preparano al lunghissimo tour de force che li accompagnerà nei prossimi tre mesi. Si inizia domani, quando la Viterbese giocherà il ventiduesimo turno di campionato a Reggio Calabria contro la Reggina: il match che scatterà alle ore 20,30, segnerà dunque il debutto sulla panchina gialloblù di Calabro.

L’allenatore pugliese costruisce la propria carriera in Puglia: nel 2014 assume la guida della Virtus Francavilla in Eccellenza; in due anni porta i pugliesi in serie C vincendo sia il campionato di Eccellenza, sia quello di serie D. Al primo anno tra i professionisti Calabro, centra un prestigioso quarto posto che proietta il Francavilla nei playoff.
Nell’estate del 2017, il neo allenatore gialloblù, firma in serie B con il Carpi dove rimane un anno conquistando l’obiettivo salvezza.

Il credo tattico del nuovo maestro di via della Palazzina è il 3-5-2: difesa a tre ed esterni pronti a fare le due fasi, con due punte davanti che vista l’abbondanza nella batteria offensiva della Viterbese offriranno al tecnico una vasta gamma di alternative tra i tanti impegni ravvicinati.
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