Stipendi assessori e commissari, il confronto: ecco quanto ha risparmiato il Comune con la sfiducia ad Arena

Stipendi assessori e commissari, il confronto: ecco quanto ha risparmiato il Comune con la sfiducia ad Arena
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 10 Febbraio 2022, 10:06

Squadra di commissari prefettizi e sub contro assessori politici, a conti fatti il Comune ci ha guadagnato. Nel senso letterale del termine: quasi 250 mila euro in cinque mesi. Con il sindaco Giovanni Arena in sella il costo della macchina amministrativa era di 30.883,77 euro lordi al mese, ora è di 13.772. E questo calcolando solo i compensi della giunta, perché poi nel computo andrebbero pure i 53,45 euro che ogni consigliere ha preso tutte le volte che ha risposto presente nella sala d’Ercole o in commissione.

Se si proietta la spesa a livello annuale si scopre che tra sindaco, assessori e presidente del consiglio la torta per l’intero 2021 è stata di oltre 370 mila euro. C’è però da fare un’altra considerazione: dal primo gennaio, per effetto della manovra finanziaria, tutti avrebbero visto ingrossarsi la busta paga, che continuerà ad aumentare fino al 2024. Dall’inizio del 2022 il sindaco sarebbe arrivato a circa 6.800 euro, il vice a 5.100, gli assessori e il presidente del consiglio a 4.100. Proprio come appena avvenuto al Comune di Avellino, al pari di Viterbo capoluogo di provincia con abitanti compresi tra 50 e 100 mila.

Tirando le somme, ecco quanto prende mensilmente la squadra prefettizia: 4.749,13 euro il commissario Antonella Scolamiero, 3,324,39 il subcommissario con funzioni vicarie Francesco Tarricone, 2.849,47 gli altri due subcommissari, Stefania Galella e Giuseppe Antonio De Cesare.

Totale: 13.772,46. Calcolando che si dovrebbe votare a fine maggio, la spesa per i cinque mesi di commissariamento sarebbe circa 69 mila euro. Se la giunta Arena oggi fosse ancora in carica, con i nuovi importi dettati dal governo costerebbe sui 46.750 euro. E dunque nello stesso arco di tempo in cui resteranno in carica i subcommissari, da gennaio a maggio, oltre 233 mila.

Per capire quanto è convenuto a palazzo dei Priori rinunciare all’amministrazione politica, a livello squisitamente economico, serve un’ultima sottrazione: 233 mila meno 46.750. Alla cassa fanno oltre 186 mila euro, cui va sommata la moltitudine di gettoni di presenza dei consiglieri. Nei cinque mesi corrispondenti del 2021 la spesa qui era stata di oltre 62 mila euro, ma pure questi per il 2022 sono stati ritoccati all’insù.

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