Stadio Rocchi, l'impegno della sindaca davanti ai tifosi: «Torneremo allo stadio al prossimo campionato»

Stadio Rocchi, l'impegno della sindaca davanti ai tifosi: «Torneremo allo stadio al prossimo campionato»
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 18:14

Il tiro lo ha scoccato all’ultimo minuto. Sul Rocchi c’è l’impegno della sindaca Chiara Frontini, preso davanti ai tifosi. Ed è quello di «acquisire la proprietà dello stadio e fare la gara» per l’affidamento. Il consiglio straordinario è stato come andata e ritorno di Champions, con la prima parte riservata a opposizione e tifosi e la seconda alla maggioranza per spiegare come si esce da questa situazione. Di fondo un tappo: l’accatastamento della struttura, che la Regione ha chiesto di fare al Comune ma che questo non può concludere perché non di sua proprietà.

Resta la parola data: «Mi impegno a venire allo stadio la prima partita del prossimo campionato». Perché «verosimilmente credete che si possa giocare entro questo? No, perfetto». I tifosi nella sala d’Ercole hanno preso atto di questo ma anche del fatto che sulla gara non sono state risposte in merito alla tempistica. «Abbiamo pulito il tavolo dagli inghippi amministrativi - ha detto la sindaca - per far sì che il prossimo anno il Rocchi abbia una squadra. Non posso dire quale», perché la risposta la darà l’esito del bando. «Diciamo che ci siamo presi un anno sabbatico, in cui si è sofferto, ma che è servito per mettere ordine. Ora mi affido ai tecnici». Su una cosa Frontini è partita in contropiede: «Si dice che il calcio è sparito per colpa del Comune, questo fa rabbia. La vostra ferita (ai tifosi, ndc) è la nostra. Dividiamo la responsabilità con chi ha partecipato alla manifestazione di interesse e non aveva i requisiti, 50 e 50», ovvero la FC. «Poi oggi sta a me risolvere il problema».

Sul campo politico a dare il calcio d’inizio è stato Matteo Achilli (FdI), puntando sull’intervento della Regione per consentire l’acquisizione dell’intero pacchetto stadio a palazzo dei Priori. «È singolare che non sia stato fatto alcun atto per il trasferimento. Ha anche consentito di avere il comodato d’uso gratuito, pure questo non richiesto. La condizione dello stadio è nota a tutti, non è stata fatta alcuna manutenzione. È una brutta pagina dell’amministrazione, si chiede un atto di umiltà e coraggio».

A scodellare il problema vero a centrocampo è stata Lina Delle Monache (Pd), parlando della necessità dell’accatastamento: «Lo deve fare il proprietario, che non è il Comune». Con la palla rimasta all’opposizione il tiro al piccione è andato avanti con Micci (Lega), che ha innescato il problema successivo: cosa fare ora? «La situazione è congelata finché non si risolve la proprietà, che deve andare al Comune. Facciamo come per la piscina», cioè una gara per l’affidamento.

La meloniana Laura Allegrini ha invece puntato direttamente l’avversario con una serie di domande a raffica: «Le procedure sono avviate? Quanto tempo serve? Quanti soldi mettete per rifare il manto del Rocchi? Avete chiesto la proprietà dell’impianto? Come intendete fare la nuova procedura?». Prima della sindaca, alcune risposte sono arrivate dall’assessore Emanuele Aronne. «Un amministratore se si comporta da tifoso mette a repentaglio il suo operato», ha commentato, riferendosi alla volontà popolare di consegnare lo stadio nelle mani della FC Viterbo. Ha quindi ripercorso le tappe che hanno portato alla situazione attuale, fino all’ultimo nodo. «La Regione dice che lo stadio deve essere accatastato e per legge non può farlo il Comune: non posso accatastare una casa che non è mia, se no lo avremmo già fatto. Lo faremo per il Vincenzo Rossi, che ad oggi risulta uliveto».

La richiesta della Regione Lazio è del 2 novembre «e noi ci siamo attivati subito. Ma ci viene detto di allegare documenti che non abbiamo, quindi si cerca di interloquire. Intanto abbiamo blindato i lavori del Pnrr per 2,5 milioni. Il futuro però, sappiatelo, si chiama gara europea. I tempi? Verrà portato in giunta un documento - ha concluso Aronne - nelle more dell’accatastamento: è stata tracciata una road map più breve possibile».

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