Santa Rosa, Mecarini: «Facchini delusi e arrabbiati, avrebbero voluto il Trasporto». Il 3 sotto la Macchina

Mecarini
di Massimo Chiaravalli
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Domenica 29 Agosto 2021, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 13:02

«I Facchini sono arrabbiati e delusi: avrebbero voluto il Trasporto». Il presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini, venerdì sera li ha riuniti tutti a cena dopo un bel po’ di tempo. Ma tra una portata e l’altra è uscito fuori che sono parecchi ad aver mandato giù un boccone amaro. Hanno preso una decisione: il 3 settembre parteciperanno alla messa delle 18,30 e alle 21 – solitamente ora del “Sollevate e fermi – all’accensione della Macchina di Santa Rosa. «Ma non in divisa, perché sono troppo delusi e amareggiati».

Tante tavolate piene come non si vedevano da prima che scoppiasse la pandemia. «Abbiamo prima fatto una riunione del consiglio direttivo per parlare un po’ di quelli che potevano essere gli sviluppi – dice Mecarini - poi c’è stata la cena. Molto bella, commovente, dopo tanto tempo che ci dovevamo vedere è stato veramente un piacere per tutti». La decisione presa è questa: «Partecipazione alla messa del 3, chi vorrà venire, e presenza di una delegazione all’accensione della Macchina la stessa sera. Ma non in divisa: in giacca e cravatta».

Come è maturata la scelta? «Il 3 settembre – continua - nessuno vuole indossare la divisa in un contesto che non è quello del Trasporto. E pensare di fare qualche altra cosa alla fine sarebbe risultata una forzatura».

Questo lo stato d’animo dei Facchini. «Sono delusi, parecchi anche arrabbiati». Cosa si sarebbero aspettati? «Che comunque ci fosse stata un po’ più di attenzione – spiega Mecarini - che si potesse fare in qualche modo il Trasporto». Non si parla del cuore di Rosa, ma della Macchina. «Sarebbe andata bene anche l’idea dell’ideatore Raffaele Ascenzi di farlo senza pubblico, nonostante le opinioni siano contrastanti. Avrebbero preferito il Trasporto canonico, con tutte le accortezze del caso e le limitazioni previste da un piano di sicurezza che era stato predisposto ma che non è arrivato in porto».

Un piano comunque abbastanza complicato da mettere in atto. «Certo, lo era, ma tutto si poteva fare. Torniamo però a bomba: se non lo hanno permesso dobbiamo prenderne atto e punto». Adesioni per il 3? «Abbiamo dato qualche giorno per decidere, perché poi va comunicato il numero in Prefettura. Penso però che ci sarà una nutrita delegazione». La speranza in ogni caso resta l’ultima a morire: «Auspichiamo un calo dei contagi, in modo che si possa fare il prossimo anno un Trasporto come da tradizione. E magari, perché no, uno straordinario prima per salutare Gloria, in primavera inoltrata o a inizio estate – conclude - visto che ci sarà il nuovo bando il prossimo anno».

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