Nell'esposto sono contestati almeno trenta dei sessanta nuovi tesserati del circolo della frazione. “Nessuno, né gli iscritti né il consigliere comunale Francesco Serra, è mai stato a conoscenza né del luogo né dei giorni né degli orari in cui le operazioni di tesseramento sarebbero avvenute, tranne appunto i nuovi iscritti”. E ancora, sospetto ancora più pesante (anche se solo un sospetto, sia chiaro): “Trenta dei sessanta nuovi iscritti risulta non residente nella frazione di San Martino al Cimino, anche se, come noto, ciascun cittadino deve iscriversi al Pd nel circolo del luogo dove è residente”. Insomma, s'ipotizza una migrazione di massa senza ragioni pratiche, semmai soltanto in vista del voto di sabato. Tutti punti sui quali gli organi interni del partito sono chiamati a fare chiarezza. Si chiede anche la cancellazione degli iscritti sospetti, e una decisione in tempi rapidi, prima del voto di sabato.
Il circolo di San Martino è da sempre strategico per gli equilibri del Pd nel capoluogo. E' il bacino elettorale di Serra (che comunque ha un suo elettorato anche in città), qui i fioroniani sono sempre stati in minoranza, cosa che, se si confermasse anche stavolta, potrebbe impedire loro di fare l'en plein a Viterbo. Vedremo sabato come andrà a finire, ricorsi permettendo.
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