Il professor Giuseppe Nascetti, docente di Ecologia, illustrerà le opere sul litorale realizzate dall'Università della Tuscia, motivo di orgoglio del dipartimento di Scienze ecologiche e biologiche dell'ateneo, diventato punto di riferimento per il territorio dell’Alto Lazio.
«Ci siamo interessati alle Saline - spiega Nascetti - da oltre un ventennio, analizzando la biodiversità a vari livelli di organizzazione, da quello genetico a quello di comunità all’interno delle vasche dimostrando che, con l’abbandono delle attività produttive (la raccolta del sale) e quindi la gestione diretta da parte dell’uomo, il funzionamento del sistema ecologico delle Saline è crollato in modo estremamente rapido».
I risultati delle ricerche hanno permesso di ottenere il finanziamento di un progetto europeo LIFE-Natura: “Recupero ambientale della riserva naturale Saline di Tarquinia” e a seguire tutta un’altra serie di progettazioni per il recupero dell’area, promossa da una legge regionale.
«Si è così reso possibile - continua Nascetti - il recupero di numerosi edifici (Centro visite, foresteria, laboratori scientifici e didattici, Anannotteria sperimentale). Con un altro finanziamento europeo è stato ristrutturato un vecchio edificio del Borgo ad ecoalbergo. Un ulteriore finanziamento, ottenuto quest’anno, all’interno di un progetto Crima, insieme alla stazione zoologica “Anthon Dornh” per la ristrutturazione dell’edificio “Ex-Officina”, permetterà di entrare in una rete europea di centri di eccellenza per la conservazione e gestione della biodiversità marina».
Partecipano all'incontro, presentando specifiche relazioni, gli studenti dell’Istituto Cardarelli di Tarquinia.
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