Viterbo, nuovo impianto per i rifiuti
«Sarà un incentivo per la differenziata»

Viterbo, nuovo impianto per i rifiuti «Sarà un incentivo per la differenziata»
di Massimo Chiaravalli
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Domenica 20 Ottobre 2013, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 12:52
VITERBO - Monterazzano, l’impianto si allarga. La Ecologia Viterbo 2000 ha presentato richiesta per la realizzazione di una struttura per il recupero del materiale umido. L’impianto per lo smaltimento dei rifiuti subirà un ampliamento legato alla realizzazione di una struttura per il recupero dell' umido. La raccolta differenziata a Viterbo non decolla? Con questo potrebbe.



Il tutto è al vaglio della Regione per la valutazione di impatto ambientale, poi la pratica arriverà in Provincia per la conferenza dei servizi», dice l’assessore all’Ambiente di palazzo Gentili, Paolo Equitani. Un posto ideale, quello di Monterazzano, per un’intrapresa del genere, secondo l’assessore. «La struttura - dice - servirà a recuperare la parte organica dei rifiuti. Il posto è perfetto: è lontano dai centri abitati e a ridosso della discarica». Quindi per la raccolta differenziata si aprirà a breve un nuovo capitolo.



«L’umido - continua Equitani - fino a pochi mesi fa veniva portato da molti comuni a Tuscania, impianto simile a quello che si vuole fare nel capoluogo. Ma ora è in fase di ristrutturazione e adeguamento, quindi non potrà essere utilizzato di nuovo prima di cinque o sei mesi. E’ in grado di trattare circa 60 mila tonnellate, credo che quello di Ecologia Viterbo sarà simile». Nella Tuscia, in alcuni centri il porta a porta è esploso, non però a Viterbo. Tutto a causa della mancanza dell’impianto per il trattamento dell’umido? «La gente fa la differenziata a seconda di come è organizzato il servizio. Qualche amministrazione - spiega l’assessore - l’umido lo porta a Narni, altre a Pomezia, mentre c’è una ulteriore struttura a Orvieto come nella situazione di Tuscania, chiusa per adeguamento. I costi? Elevati».



Quando aprirà il nuovo impianto? «Dipende da quando verrà concessa l’autorizzazione, ma ritengo non prima di un anno. La Provincia entrerà in gioco alla fine, con la conferenza dei servizi per controllare che tutte le procedure siano a posto». Resta da capire come mai palazzo dei Priori non abbia mai pensato alla soluzione di Tuscania. In città infatti la raccolta differenziata dell’umido non è mai iniziata e finisce ancora in discarica. «Non conosco i motivi di questa scelta - commenta Equitani - ma se non si adeguano il porta a porta così non ha senso. E poi Viterbo è più vicina rispetto ad altri comuni che usano l’impianto di Tuscania».



L’assessore però gela chi pensa che con il recupero dell’umido si possano risparmiare, «perché è vero che diminuiscono i costi del conferimento, ma aumentano quelli di gestione del porta a porta. E poi bisogna investire in campagne di sensibilizzazione. E costano anche quelle».
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