Pronto soccorso sempre più affollato, a Belcolle quasi 40mila accessi nel 2022. E nel 2023 va peggio

Pronto soccorso sempre più affollato, a Belcolle quasi 40mila accessi nel 2022. E nel 2023 va peggio
di Federica Lupino
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Domenica 31 Dicembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 10:17

Sempre più pressione sul pronto soccorso di Belcolle: in un anno accessi aumentati di circa l’11% Su un totale di arrivi che dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre sono stati 39.176, l’aumento rispetto al 2021 in numeri assoluti è di 3.919 pazienti. Sul totale, il 50,6% è stato rinviato al domicilio, il 21,1 è stato invece ricoverato, il 6,7 inviato a strutture ambulatoriali e il 6,5 ha rifiutato il ricovero.

Ma dai dati emerge soprattutto che il trend in crescita è inarrestabile. Dal 1° gennaio 2023 al 6 luglio 2023 si sono rivolti al pronto soccorso di Belcolle 20.598 pazienti, dal 4 luglio 2023 al 7 dicembre 2023 altri 19.600 pazienti, per un totale di 40.198 pazienti, 1.022 in più rispetto all’intero anno 2022, in media ulteriori 2,8 al giorno. È quanto rivelato dalla revisione del “Piano Aziendale per la gestione del flusso di ricovero e del sovraffollamento in pronto soccorso”, appena deliberato dalla Asl di Viterbo.

Dal report emerge anche il grado di gravità con cui i pazienti accedono al reparto. Dal confronto con la media regionale, sia considerando l’esito che il codice di Triage, emerge un quadro di maggior gravità dei casi, con aumento in percentuale del codice di Triage 1 e 2 (ovvero rispettivamente rosso e arancio, emergenza l’uno e urgenza l’altro) e riduzione in percentuale del Triage 3 e 4 (azzurro e verde, cioè urgenza differibile e minore). Al tempo stesso, è aumentata la percentuale dei pazienti ricoverati, scesa quella di quanti sono stati inviati a domicilio e salite le dimissioni a strutture ambulatoriali. La Asl spiega anche il perché dei cambiamenti negli esiti degli accessi, offrendo anche uno spaccato sociale del Viterbese: “L’aumento dei ricoveri verosimilmente è stato dovuto all’aumento in percentuale dei pazienti fragili, geriatrici, con comorbidità e con disagio sociale che, in mancanza di adeguato setting di cura territoriale, si traduce in un ricorso al pronto soccorso e al ricovero sostitutivo”.

Dal piano aziendale emerge anche la dotazione di posti letto per gli ospedali della Tuscia nonché come cambieranno a Belcolle con il suo completamento.

Al momento, sono quattro le categorie di posti letto ordinari: all’ospedale di Viterbo 303 (+ 22 di area intensiva); a Montefiascone: 21; nei presidi di Acquapendente, Civita Castellana e Tarquinia: 6; resi disponibili quotidianamente dalla Casa di cura accreditata Nuova Santa Teresa: 5. Con l’attivazione del blocco A3 di Belcolle, la dotazione di posti letto ordinari dell’ospedale subirà diverse variazioni: quelli di area medica (Cardiologia, Detenuti, Ematologia, Gastroenterologia, Malattie infettive, Medicina d’urgenza, Medicina generale, Nefrologia, Neonatologia, Neurologia, Oncologia, Pediatria, Psichiatria) aumenteranno da 202 a 235; quelli di area chirurgica (Chirurgia generale, Chirurgia Vascolare, Neurochirurgia, Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Urologia) aumenteranno da 101 a 137.

Ma attenzione: “L’attivazione di tutti i posti letto aggiuntivi sarà effettuata previa approfondita valutazione della disponibilità di idoneo contingente di unità mediche, infermieristiche e di personale delle professioni sanitarie”. Insomma, prima di poter contare su nuovi 69 posti letto occorrerà assumere personale.

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