Ambulatorio di Anestesiologia verso la chiusura, levata di scudi dei pazienti. Ma la Asl assicura: "Non cambia nulla"

Ambulatorio di Anestesiologia verso la chiusura, levata di scudi dei pazienti. Ma la Asl assicura: "Non cambia nulla"
di Federica Lupino
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Sabato 16 Marzo 2024, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 20:02

"Non possono toglierci gli anestesisti”. “Nessuno li ha tolti”. Botta e risposta i tra pazienti dell’unità operativa Anestesiologia e rianimazione dell’ospedale di Belcolle e la Asl. Il nodo del contendere? La decisione dell’azienda di chiudere quel servizio per trasferirlo all’interno dell’ambulatorio Terapia del dolore, cure palliative e simultaneous della Terapia del dolore e cure palliative, con ricollocazione di tutti gli appuntamenti .

Parlano, i malati, di “eccellenza del presidio sanitario viterbese che funziona e dà risposte concrete a tanti pazienti malati”. E aggiungono: “Non deve assolutamente venire smantellato o depotenziato”. Anzi, “come pazienti dell’ambulatorio di Anestesia, ma soprattutto a nome di tutti quei cittadini che credono nella necessità di aumentare i servizi sanitari e di non diminuirli, se ci si vuole definire davvero un paese civile, chiediamo pertanto che la Asl di Viterbo chiarisca in merito alla cessazione”, comunicata il 6 marzo dal direttore sanitario della Asl di Viterbo, Antonio Rizzotto.

Accusano, poi: “Di fatto, quello che sembra voler venire fatto passare come un trasloco, pare avere tutta l’aria di essere un servizio erogato dal primo aprile in poi senza la presenza dei medici anestesisti. Ma noi utenti sappiamo bene quanto la terapia del dolore sia un servizio che non può essere erogato in assenza di anestesisti. Impossibile pensare – sottolineano - che la stessa prestazione venga somministrata senza il loro supporto, altrove”.

E infatti la Asl smentisce che la figura degli anestesisti non sia più presente. “L’azienda non ha provveduto né a depotenziare, tantomeno a smantellare il servizio. Tutt’altro”. Dalla Cittadella assicurano, piuttosto, che “la disposizione è finalizzata a offrire ai pazienti con specifici bisogni di salute il miglior percorso di presa in carico possibile attraverso il centro di Terapia del dolore e cure palliative, presente a Belcolle dal 2022, gestito dal team dell’unità operativa diretta dal dottor Giovanni Siena, la cui rete aziendale è stata istituita nel 2017”.

Ed ecco il nodo degli anestesisti. “La nostra unità operativa – spiega Siena - al suo interno prevede la presenza di tre professionisti anestesisti, oltre che di altri professionisti sanitari.

L’unità è finalizzata ad assicurare la diagnosi, la prevenzione, il trattamento e la cura di pazienti affetti da sindromi dolorose acute o croniche o che necessitano di cure palliative”. Inoltre, la rete della terapia del dolore e delle cure palliative è radicata su tutto il territorio provinciale con ambulatori presenti, oltre che a Belcolle, anche negli ospedali di Tarquinia, Civita Castellana, Acquapendente e Montefiascone e nelle case della salute di Soriano nel Cimino e Bagnoregio.

La logica che ha portato al cambiamento? “Essendo a Belcolle presente un secondo ambulatorio che eroga le medesime prestazioni, ma gestito dall’unità operativa di Anestesiologia e rianimazione, la direzione strategica, unitamente alla direzione sanitaria di presidio, ha ritenuto opportuno accorpare le agende, indirizzando i pazienti verso il percorso e il servizio più appropriato, quello che, all’interno dell’organizzazione aziendale e sanitaria, eroga questo tipo di prestazioni e, si ribadisce, al cui interno figurano dei qualificati anestesisti”. Insomma, secondo la Asl “per i pazienti che necessitano di terapia del dolore e di cure palliative presso l’ospedale Belcolle, non cambia nulla, se non il giorno e l’ora della prestazione ambulatoriale”.

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