A testimoniare l'allora capo della Squadra mobile, gli ispettori di polizia, finanza e scientifica che hanno seguito il caso. «Dalle telecamere abbiamo notato un giovane straniero che camminava per via San Luca con una busta su una scarpa, abbiamo guardato a ritroso le telecamere, notando che giorni prima era entrato lì». Michael Pang, grazie alle foto prese dai video, verrà fermato il giorno dopo a Capodimonte.
«Abbiamo analizzato le carte di credito e debito - ha affermato il finanziere - e non c'era copertura». Pang quindi sarebbe stato a corto di denaro. «Voleva entrare in affari con me - ha raccontato un pakistano che ha un locale in centro - e prendere un fast food a Vetralla. Ma non aveva più soldi, mi disse che il padre non voleva più dargliene, ma che avrebbe venduto l'orologio».
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