Viterbo, il Riesame su Gianlorenzo:
no al carcere sì ai domiciliari

Viterbo, il Riesame su Gianlorenzo: no al carcere sì ai domiciliari
di Silvana Cortignani
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Sabato 14 Dicembre 2013, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 16:36
VITERBO - Paolo Gianlorenzo resta agli arresti domiciliari. Ma il tribunale del Riesame, che ha confermato la misura, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere del 23 novembre, quando stato prelevato da casa e trasferito per tre giorni a Mammagialla.

«Ben venga il risultato del ricorso, ha dimostrato che quell’arresto fu sproporzionato alle accuse», commenta a caldo l’avvocato Franco Taurchini, che con il professor Carlo Taormina assiste il giornalista di Etrurianews, che però passerà un altro weekend recluso in casa: quello che il gip Francesco Rigato, concedendo i domiciliari, aveva chiamato «apertura di credito».



Nuove nubi, nel frattempo, si addensano su Gianlorenzo arrestato per calunnia, estorsione e violenza privata e indagato per la Macchina del fango e fatture false. La moglie di Francesco Battistoni, infatti, avrebbe denunciato per ingiurie su Facebook la moglie di Gianlorenzo; Battistoni, invece, avrebbe querelato Gianlorenzo per stalking a mezzo stampa, per una foto pubblicata su Etrurianews. Intanto è stato sentito in procura il suo collaboratore Marco Fumarola: a lui il pm Massimiliano Siddi avrebbe chiesto se fosse in redazione il 22 gennaio quando Gianlorenzo, captato mentre era al telefono con un politico laziale, chiese a una persona nella stanza: «Un qualche imprenditore che gli potemo levà un po’ di soldi, c’hai ragionato?».



Gianlorenzo, inoltre, sarebbe stato denunciato per stalking a mezzo stampa da un altro dei suoi bersagli storici: una maxi querela con decine di articoli. Nel calderone c’è infine la denuncia dell’avvocato De Santis, per cui già a settembre Gianlorenzo ha rischiato l’arresto.
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