Abitazioni incendiate per una vendetta
Due in manette a Oriolo Romano

Abitazioni incendiate per una vendetta Due in manette a Oriolo Romano
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Martedì 12 Novembre 2013, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 16:43
VITERBO - L'operazione Gris porta in carcere due persone per un incendio appiccato a un appartamento di Oriolo Romano. I due arresti, e una denuncia a piede libero, sono per l'incendio doloso che il 6 settembre scorso distrusse alcuni appartamenti di un edificio nel centro storico di Oriolo Romano.



I responsabili sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo di Ronciglione e dai colleghi della stazione locale. Si tratta di F.M.I. 18 anni e di B.A. 64 anni, entrambi di Bracciano e pregiudicati. I due erano stati visti dileguarsi da via Sant'Anna, luogo dell'incendio, subito dopo il rogo. Denunciato a piede libero per rapina impropria anche R.A., 36enne pregiudicato di Oriolo, titolare dell'appartamento andato a fuoco.



L'incendio sarebbe stato frutto di una spedizione punitiva per un debito di droga non saldato. E R.A. Sarebbe stato costretto dal 18enne a prendere parte a due scippi avvenuti tra agosto e settembre a Bracciano. Così ha raccontato ai carabinieri autodenunciandosi e contribuendo a fare chiarezza sulle cause dell'incendio.



«C'e' stata una grande partecipazione della cittadinanza di Oriolo colpita per un fatto tanto grave - ha spiegato il capitano Carlo Scotti - e disponibilita' della Procura di Civitavecchia alle indagini». All'operazione, denominata Grisù dal draghetto dei cartoons che amava spegnere gli incendi, hanno dato un contributo il comandante dei carabinieri di Oriolo, Riccardo Cicali, il maresciallo Santino Longobardi, il luogotenente Angelo Fazzi e il brigadiere Salvatore Taddeo. I due arrestati sono reclusi nel carcere di Civitavecchia.
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