Morì per un tumore, la diagnosi diceva che era benigno: quattro medici indagati per omicidio colposo

L'ospedale di Terni
di Nicoletta Gigli
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Martedì 5 Giugno 2018, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 10:49
Due medici dell'ospedale di Narni e due di quello di Terni indagati per omicidio colposo nel procedimento aperto in Procura per far luce sul decesso di un’anziana di Soriano del Cimino. Alla donna, nel 2012 era stato diagnosticato un papilloma benigno alla vescica, ma nel giro di pochissimo tempo la paziente morì per un tumore maligno che non le lasciò scampo. Dopo essere stata curata prima all'ospedale di Narni e poi in quello diTerni.

Un decesso che per i suoi familiari, assistiti dall’avvocato Antonio Jezzi del foro di Viterbo, potrebbe essere stato causato da cure sbagliate o negligenze. La dettagliata denuncia contro ignoti presentata in Procura portò all’apertura di un fascicolo per accertare eventuali responsabilità. Due anni fa il compianto gip, Maurizio Santoloci, accolse la richiesta dei familiari della vittima di nominare un perito. Incarico che fu poi conferito al medico legale, Luigi Cipolloni, dell’università La Sapienza di Roma, chiamato a stabilire “eventuali omissioni o cure mediche non idonee in relazione alla sintomatologia accertata in capo alla paziente”.

I risultati dell’accertamento peritale sono stati al centro dell’udienza del febbraio scorso, quando il consulente illustrando gli esiti aveva sottolineato al pm, Raffaele Iannella, una serie di omissioni che, a suo parere, avrebbero portato a sottovalutare la patologia maligna che aveva portato al decesso della paziente. La signora era stata operata alla vescica a giugno del 2012 all’ospedale di Narni, per una neoplasia che sarebbe stata valutata dai sanitari come benigna. Qualche ora dopo però ci fu l’improvviso trasferimento all’ospedale di Terni, dove la donna sarebbe stata sottoposta ad un secondo intervento chirurgico.

Le sue condizioni, per l’accusa sostenuta dal legale nominato dai familiari, peggioreranno per l’avanzare del tumore maligno. E porteranno in breve tempo al decesso della donna, sei anni fa. Ora il gip, Federico Bona Galvagno, ha iscritto nel registro degli indagati due medici dell’ospedale di Narni e altrettanti dell’azienda ospedaliera di Terni, i sanitari che si presero cura della donna durante i due ricoveri. L’avvocato Jezzi ha chiesto la consulenza tecnica preventiva, accolta dal giudice. Il perito incaricato dell’accertamento giurerà di fronte al presidente del tribunale il prossimo 12 luglio. «Auspichiamo che la vicenda, che si trascina ormai da anni, possa finalmente trovare una soluzione», dice l’avvocato Jezzi.
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