Valentano, chiuso il centro di accoglienza. Negativi al Covid i 32 migranti arrivati nella Tuscia
“Struttura non a norma”, dice il parlamentare. Eppure, le carte dicono il contrario: l’ex convento risulta struttura accreditata per la prima accoglienza da determina della Prefettura di Viterbo del 28 maggio 2019, a seguito di un bando di gara. Prima di ottenere l’accreditamento, i locali sono ispezionati per verificare che rispettino tutte le norme e la Asl ha autorizzato lì dentro 50 posti. Fatto sta che i 12 migranti arrivati la notte tra martedì e mercoledì, in meno di 24 ore sono stati spostati: 8 a Orte e 4 a Proceno.
Intanto, il dottor Giovanni Chiatti, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Viterbo, spiega qual è il protocollo seguito all’arrivo di migranti. “Si tratta di istruzioni operative elaborate con l’inizio dell’emergenza sbarchi e che vengono aggiornate nel tempo. L’ultima modifica – spiega – l’abbiamo apportata tre giorni fa per far coincidere l’ospitalità con la prevenzione del Covid”. Funziona in questo modo: la Prefettura avverte il disaster manager aziendale del prossimo arrivo e l’équipe si attrezza per effettuare i tamponi. “Sinora, sono stati ripetuti per sicurezza anche sulle persone già testate in altri centri. Al momento, non abbiamo avuto problemi: tutti i test – continua Chiatti - sono risultati negativi e gli ospiti osservano la quarantena, senza tentativi di fuga come invece leggiamo dalle cronache di altri territori. L'isolamento scatta nel momento stesso in cui scendono nelle strutture e continua per 14 giorni, pure in caso di negatività al coronavirus”.
Cittadini che, anche dopo il tampone, vengono comunque seguiti dalla Asl: "Attiviamo la sorveglianza come per tutti i casi di quarantena", aggiunge. E conclude: “Stiamo comunque affinando il meccanismo operativo perché siamo stati pre-allertati su ulteriori invii di rifugiati”. Nei prossimi giorni, insomma, altri migranti arriveranno nei Cas del Viterbese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA