Valentano, centro accoglienza chiuso: non a norma. Ma è autorizzato dalla Prefettura

L'ex convento dei frati a Valentano
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Venerdì 31 Luglio 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 11:04
“Una vittoria di Forza Italia, del buon senso e della legalità. Sin da subito abbiamo denunciato che non sarebbe stato possibile ospitare 40 migranti nell'ex convento di Valentano, in una struttura non a norma, senza le giuste misure di sicurezza. Peccato ci sia voluta una sollevazione popolare e l'intervento della Asl che ringrazio anche pubblicamente per la prontezza”. Francesco Battistoni, senatore di FI, è stato il primo a denunciare l’arrivo dei richiedenti asilo e adesso, che i 12 migranti (non 40, come eppure si continua a spacciare all’opinione pubblica) sono stati spostati in altre strutture sempre del Viterbese, mette la bandierina sul risultato.

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“Struttura non a norma”, dice il parlamentare. Eppure, le carte dicono il contrario: l’ex convento risulta struttura accreditata per la prima accoglienza da determina della Prefettura di Viterbo del 28 maggio 2019, a seguito di un bando di gara. Prima di ottenere l’accreditamento, i locali sono ispezionati per verificare che rispettino tutte le norme e la Asl ha autorizzato lì dentro 50 posti. Fatto sta che i 12 migranti arrivati la notte tra martedì e mercoledì, in meno di 24 ore sono stati spostati: 8 a Orte e 4 a Proceno.

Intanto, il dottor Giovanni Chiatti, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Viterbo, spiega qual è il protocollo seguito all’arrivo di migranti. “Si tratta di istruzioni operative elaborate con l’inizio dell’emergenza sbarchi e che vengono aggiornate nel tempo. L’ultima modifica – spiega – l’abbiamo apportata tre giorni fa per far coincidere l’ospitalità con la prevenzione del Covid”. Funziona in questo modo: la Prefettura avverte il disaster manager aziendale del prossimo arrivo e l’équipe si attrezza per effettuare i tamponi. “Sinora, sono stati ripetuti per sicurezza anche sulle persone già testate in altri centri. Al momento, non abbiamo avuto problemi: tutti i test – continua Chiatti - sono risultati negativi e gli ospiti osservano la quarantena, senza tentativi di fuga come invece leggiamo dalle cronache di altri territori. L'isolamento scatta nel momento stesso in cui scendono nelle strutture e continua per 14 giorni, pure in caso di negatività al coronavirus”.

Cittadini che, anche dopo il tampone, vengono comunque seguiti dalla Asl: "Attiviamo la sorveglianza come per tutti i casi di quarantena", aggiunge. E conclude: “Stiamo comunque affinando il meccanismo operativo perché siamo stati pre-allertati su ulteriori invii di rifugiati”. Nei prossimi giorni, insomma, altri migranti arriveranno nei Cas del Viterbese.
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