Gli studenti del liceo "Buratti" di Viterbo trionfano al concorso letterario Colloqui Fiorentini

Gianluca Zappa e gli studenti premiati
di Renato Vigna
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 10:21

Ancora un piazzamento di rilievo degli studenti del liceo classico “Mariano Buratti” di Viterbo nel prestigioso concorso nazionale di letteratura italiana riservato agli istituti superiori “I colloqui fiorentini”, indetto dall’associazione Diesse Firenze. 

In competizione con più di mille studenti di tutta Italia, i rappresentanti dell’istituto scolastico Viterbese hanno vinto il primo e il terzo premio con le loro tesine di ricerca sull’autore messo a tema dalla XXI edizione, Dino Buzzati. Grande è la soddisfazione del dirigente scolastico Clara Vittori e di tutto il liceo Buratti.

Al terzo posto si sono classificate Giulia Benvissuto, Luthien Mucciante, Chiara Salvatore e Ilaria Ripa della classe VB classico, con una tesina dal titolo “Verso la soglia delle grandi avventure”, apprezzata dalla giuria (presieduta dal professor Gino Tellini dell’Università di Firenze) con la seguente motivazione: “Nell’elaborato il tema del viaggio diventa un viaggio dentro l’opera letteraria di Buzzati. La volontà di partire e lasciarsi il mondo alle spalle, che anima molti dei personaggi, dà forma a storie di viaggi e di attese. E si tratta sempre di spostamenti in avanti, senza alcuna possibilità di ritorno. Pochi sono a lieto fine; la maggior parte, come emerge dall’analisi di Direttissimo, sono viaggi senza meta e senza direzione. È il mistero che «rimane l’unico saldo pilastro indistruttibile» del viaggio della vita”.

Primo posto per tre studenti della classe IV D del classico, Gaia Del Papa, Edoardo Ponti e Laris Massari, con la tesina dal titolo «Nella città fatta dalla mia stessa vita, Dio quanto sono solo».

Noi e Buzzati, un punto di incontro: la solitudine. Questa la motivazione del premio: “L’elaborato ripercorre sui passi di Buzzati il cammino impervio della solitudine dell’uomo. La solitudine del protagonista di Il deserto dei Tartari è offerta come esempio-chiave di chi avverte, dentro la mancanza, il bisogno di affetto e di rapporto con l’altro (un amore, una famiglia, un amico). Ma spesso nella vita si finisce per accontentarsi di una propria misura e si rinuncia a quest’inquietudine. E il mondo si riduce a una «bella prigione». Nell’universo di Buzzati si riconosce invece l’impegno a sfidare il vuoto: amore e scrittura provano ad abitare il deserto della solitudine”.

“In effetti – spiega il professore Gianluca Zappa che da sempre coordina il progetto dei Colloqui Fiorentini – i sette studenti premiati sono parte di un gruppo più consistente di più di cinquanta ragazzi che si sono coinvolti nella lettura critica dell’opera di Buzzati. Venti hanno partecipato al concorso, con sei percorsi di ricerca diversi, tutti molto interessanti. Tutti hanno recensito almeno un racconto dell’autore e queste recensioni verranno raccolte in un volume di documentazione del lavoro”.

Anche le sei tesine che sono andate a concorso verranno pubblicate in un volume che sarà intitolato A colloquio con Dino Buzzati.di

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