Per quanto riguarda l'occupazione, a Viterbo si lavora di più rispetto agli anni precedenti, e c'è anche una certa vivacità imprenditoriale. Il problema è che il reddito pro capite rimane sempre lo stesso (19 mila euro di media). Ben vengano le microimprese, che prolificano sul territorio e impegnano l'80% dei lavoratori della zona, ma c'è anche bisogno di creare opportunità più grandi e ampliare gli orizzonti. Strano che la maggior parte delle imprese neonate siano in ambito turistico, perché è proprio questo il settore più in calo dell'ultimo anno. I turisti arrivano (+1,6% tasso di arrivi) ma non si fermano, e di conseguenza non consumano (-15,9% tasso di presenze).
Una situazione in netto contrasto con quella della Capitale, che segna 5 milioni di visitatori in più rispetto al 2017.
Il 2018 è stato anche un anno di investimenti per l'amministrazione provinciale, che si sono mossi in due ambiti: scuola e formazione (in tutto circa 3 milioni) e viabilità (spesi 8 milioni, ne sono previsti altri 700 mila). Nocchi ha presentato i progetti previsti per il 2019, tra cui Raffael (1 milione e 650 mila da spendere tra gennaio 2019 e marzo 2020 per creare nuove reti occupazionali e sensibilizzare alla condivisione e alla responsabilità genitoriale), piani contro la violenza di genere, Waste Travel per promuovere la raccolta differenziata, idee per il lago di Bolsena.
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