La retrocessione della Viterbese pesa sul nuovo Rocchi. L'assessore Aronne: «Il progetto andrà avanti»

La retrocessione della Viterbese pesa sul nuovo Rocchi.
di Marco Gobattoni
3 Minuti di Lettura
Sabato 13 Maggio 2023, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 18:32

La retrocessione in serie D della Viterbese, oltre alla grande amarezza sportiva, porta con sé diversi interrogativi che dovranno trovare risposte entro le prossime settimane. La questione più urgente riguarda quella relativa alla ristrutturazione dello stadio Rocchi. Grazie all’ammissione della candidatura al bando “Pnnr sport e inclusione sociale” sul Comune sono piovuti 2 milioni 850 mila euro a cui si andranno ad aggiungere 1 milione 650 mila euro a carico della Viterbese che attraverso i finanziamenti del credito sportivo, dovrebbe partecipare al completamento dell’intera opera.

La nebulosa sul futuro del club però, sta lì a pesare sul destino di un progetto diviso in due parti, con quella in capo al Comune che prevede la realizzazione della tribuna coperta Pratogiardino, aumento dei posti in curva Nord e l’installazione dei pannelli fotovoltaici sulle tribune. La seconda parte del progetto, quello di pertinenza del club di via della Palazzina, prevede l’aumento dei posti nella tribuna Centrale, l’adeguamento dell’impianto antiincendio e tra gli altri, la riqualificazione del muro di recinzione che circonda lo stadio. In questi giorni sono partiti i sopralluoghi geologici sull’area con il progetto definitivo che da cronoprogramma, dovrà essere presentato e approvato entro settembre per procedere con l’assegnazione del bando di gara entro il 2023 o al massimo entro i primi mesi del 2024. I fondi legati al Pnnr si sa, hanno una tempistica abbastanza stringente: entro il 2026 l’opera dovrà essere completata a meno di un allungamento dei tempi al momento non previsto.

Dieci giorni fa c’è stato l’ultimo incontro tra l’amministrazione comunale e la Viterbese: in quell’occasione il presidente Marco Arturo Romano ha garantito la centralità del club nel progetto anche se la retrocessione ufficializzata dal Coni, qualche problema potrebbe crearlo.

La vicenda inoltre, si intreccia con il rinnovo della convenzione in scadenza il prossimo agosto. «A tutti chiedo calma e sangue freddo visto che a me piace ragionare senza fretta – entra nell’argomento l’assessore allo Sport e ai Lavori pubblici Emanuele Aronne – intanto smaltiamo la delusione per una retrocessione che brucia parecchio, poi nei prossimi giorni ci incontreremo con i vertici della Viterbese per capire come andare avanti».

Aronne non appare preoccupato. «Assolutamente – dice – nell’ultimo confronto con il presidente Romano mi è stata garantita la totale vicinanza della società al progetto. Tra l’altro l’opera è divisa in due tronconi: con i soldi a disposizione del Comune la ristrutturazione dello stadio ci sarebbe comunque e il Rocchi non resterebbe un’incompiuta anche se ovviamente puntiamo a completare l’opera con il progetto in capo alla società». Insomma il progetto prosegue spedito. «Non possiamo entrare nelle dinamiche del privato, ma ovviamente la parte pubblica in qualche modo deve tutelarsi e per questo ci sarà la nuova convenzione che stiamo preparando in vista della scadenza di agosto, dove possiamo inserire delle tutele che non penalizzino economicamente l’ente pubblico proprietario dell’impianto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA