Francigena, nervi tesi in aula: il piano di risanamento approvato a maggioranza

Francigena, nervi tesi in aula: il piano di risanamento approvato a maggioranza
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 16 Dicembre 2022, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 20:04

Francigena, tra una baruffa e l’altra via libera al piano di risanamento. Nervi tesissimi ieri in consiglio comunale durante la discussione, prima con i botta e risposta tra capogruppo della Lega Claudio Ubertini e i responsabili della società che ha redatto il piano, poi con i commenti della presidente del consiglio Letizia Chiatti verso l’opposizione, che le sono valsi la reprimenda della dem Alessandra Troncarelli: «Atteggiamento poco consono».

Nuovi bus dal 2024, incremento della tariffa oraria dei parcheggi, terza farmacia da aprire al Riello: questo - come anticipato da Il Messaggero - il cuore del piano. A inizio seduta la sindaca Chiara Frontini ha introdotto i lavori, spiegando che «consigli come questo rappresentano punti di snodo. Francigena - ha detto - è un gioiello non perché particolarmente performante, ma perché avere una società partecipata al 100% che gestisce servizi strategici per la qualità della vita dei viterbesi deve rappresentare un’opportunità di sviluppo e di crescita».

Quindi un passaggio sul pregresso. «Appena arrivati abbiamo trovato una società che si apprestava a presentare il terzo bilancio negativo, che avrebbe comportato la messa in liquidazione», con conseguenze prevedibili «in termini occupazionali.

Vogliamo essere orgogliosi - ha proseguito Frontini - di avere un trasporto all’altezza e di non doverci continuamente interrogare sulle farmacie. Non abbiamo problemi a pagare 1,50 euro di parcheggio e poi qui stiamo a 50 centesimi. Il prezzo di certi servizi restituisce il valore di una città».

Servirà un monitoraggio attento sull’attuazione del piano, intanto Ubertini ha monitorato i numeri nel documento, dove si passa dalla perdita al futuro attivo della società. Tema su cui è ferrato per motivi professionali. Ne è nato un battibecco in cui si ci è interrotti a vicenda, che ha poi coinvolto anche Chiatti. «Non decide Ubertini come procedere, non c’è solo lei. Ci sono 30 consiglieri, quello che non interessa a lei magari interessa ad altri». E il leghista: «Purtroppo faccio questo lavoro». Alla fine il via libera al piano, votato a maggioranza, con l’opposizione che non ha partecipato al voto.

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