Sito archeologico di Faleri, erba alta e incuria sulla Via Amerina: «Interveniamo»

Sito archeologico di Faleri, erba alta e incuria sulla Via Amerina: «Interveniamo»
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Mercoledì 20 Maggio 2020, 11:30
Accoglienza e manutenzione pari a zero sulla storica Via Amerina, richiamo per visitatori e turisti. L’antichissima strada consolare (fu costruita dai Romani tra il 241 e il 240 a.C.) nel territorio di Fabrica di Roma, dov’è presente una delle aree più belle è ammirate dai turisti che arrivano da tutto il mondo, si è trasformata in una specie di jungla.

L’erba ai lati della strada supera anche le persone, in alcuni punti, e le tombe ai lati di diverso tipo (arcosoli, colombari, camere e nicchie) sono diventate invisibili. Domenica scorsa un giapponese ha rischiato di finire dentro uno scavo, mentre era intento a fare delle fotografie.

«Conosco la situazione – dice il vice sindaco fabrichese, Giorgio Cimarra – abbiamo fatto un sopralluogo la settimana scorsa e poi è stato dato l’affidamento ad una ditta che entro questa settimana provvederà al taglio dell’erba che in affetti è alta e anche alla pulizia. I rifiuti non sono certo colpa dell’amministazione, ma degli incivili. Oltretutto il 2 giugno riaprire la chiesa di Santa Maria in Falerii e ci teniamo a fare bella figura».

Non va meglio nelle altre zone della Via Amerina che attraversa i territori di Civita Castellana e di Nepi, proprio dove è possibile ammirare anche delle bellezze naturali, oltre che quelle storiche. Anche qui i cartelli che raccontano ai visitatori la storia del luogo sono stati distrutti, il percorso non è stato più ripulito ed è molto accidentato. Quasi a diventare un vero pericolo per i numerosi bambini che la frequentano, accompagnati dai genito
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