L’ondata di calore non risparmia Viterbo e mette a dura prova cittadini e servizi sanitari. A testimonianza di un periodo estivo impegnativo è soprattutto l’incremento di accessi al pronto soccorso dovuto a problemi legati al caldo. Sono diversi infatti gli anziani e soggetti fragili che in questi ultimi giorni hanno richiesto cure all’ospedale Belcolle per problemi di disidratazione e colpi di calore.
La Asl di Viterbo per tenere sotto controllo l’emergenza da mesi ha predisposto un “piano caldo” con l’obiettivo di prevenire gli effetti negativi di queste ondate sulla salute, soprattutto nelle persone più fragili. Viterbo infatti rientra nel sistema elaborato dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, che comprende 27 città italiane, e consente di individuare, giornalmente, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche a rischio per la salute, soprattutto dei soggetti vulnerabili: anziani, malati cronici, bambini, donne in gravidanza. In base a questo bollettino le giornate di oggi e domani sono quelle da “bollino rosso”, con temperature alte e rischio elevate per la salute.
«Per evitare che in questo particolare periodo il pronto soccorso si sovraccarichi - spiega la Asl - è fondamentale rivolgersi prima al proprio medico di base. E seguire tutti i consigli utili del ministero della salute».
Il progetto “Worjlimate del servizio Presal, mira ad approfondire le conoscenze acquisite relativamente agli impatti delle temperature estreme sulla salute, sicurezza e produttività aziendale. «Considerando che le alte temperature costituiscono un ulteriore fattore di rischio per i lavoratori, in particolar modo nelle attività che si svolgono in ambiente esterno (agricoltura, silvicoltura e pesca, costruzioni, elettricità, gas e acqua, industrie all’aperto, trasporti), la Asl di Viterbo, all’interno del Sistema sanitario regionale, promuove ogni azione utile, sia in sede di assistenza che di controllo e vigilanza, affinché le aziende e i lavoratori adottino le dovute misure di valutazione e gestione del rischio».