Dieci milioni di euro contro il cambiamento climatico. Franci (Consorzio di bonifica Etruria meridionale): «Effetti gravi sulla disponibilità di acqua»

Dieci milioni di euro contro il cambiamento climatico. Franci (Consorzio di bonifica Etruria meridionale): «Effetti gravi sulla disponibilità di acqua»
di Federica Lupino
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Giovedì 27 Luglio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 19:30

Dieci milioni di euro per combattere gli effetti del cambiamento climatico e garantire acqua a tutti. Non tragga in inganno una primavera più piovosa del solito: il trend degli ultimi anni dimostra che la risorsa idrica è sempre più scarsa. Per questo, anche dal Consorzio di bonifica dell’Etruria meridionale e della Sabina stanno correndo ai ripari, come conferma il vicepresidente del consiglio di amministrazione, Bruno Franci. L’ente opera nel campo della difesa idraulica e del territorio per garantire una maggiore sicurezza dai rischi di allagamenti ed eroga il servizio irriguo in favore delle aziende consorziate che ricadono in 23 comuni della provincia di Viterbo.

Vice-presidente, l’anno scorso la campagna irrigua è iniziata a fine maggio, in anticipo rispetto al solito, vista la pesante siccità. E per la stagione in corso?
“È stata avviata dalla metà di giugno”.

Il motivo?
“È partita leggermente in ritardo rispetto allo scorso anno, in quanto i mesi di maggio e giugno hanno registrato degli apporti pluviometrici significativi. Pertanto, la stagione è stata avviata con una situazione migliore rispetto al 2022. Ma in quest’ultimo periodo, date le altissime ed anomale temperature registrate, il servizio è erogato al massimo delle potenzialità”.

Come è cambiata la disponibilità della risorsa idrica negli ultimi anni nei comuni che rientrano nel Consorzio? Il cambiamento climatico sta provocando conseguenze?
“Assolutamente. Gli affetti dei cambiamenti climatici sono evidenti anche nelle fonti di approvvigionamento consortili, sia profonde (falde e campi pozzo) che superficiali (corsi d’acqua e laghi).

Complessivamente il cambio di regime pluviometrico, caratterizzato dall’alternanza di fenomeni di pioggia intensa e lunghi periodi di siccità, non favorisce la ricarica degli acquiferi”.

Quali iniziative stato adottando per evitare sprechi e garantire che i consorziati abbiano a disposizione la necessaria quantità di acqua?
“Le nostre fonti di approvvigionamento sono 47 campi pozzo (acquifero sotterraneo-falda profonda) e la diga dell’Elvella, un lago artificiale (si trova esattamente a circa 2 chilometri dalla strada statale Cassia, tra i comuni di Acquapendente e Piancastagnaio, ndr). Abbiamo presentato progettazioni per l’adeguamento di tutte le opere consortili, dai campi pozzo, alla diga, alle reti di distribuzione, volti sia alla riduzione delle perdite che all’efficientamento energetico. Le progettazioni, per complessivi 10 milioni di euro di investimento sono state approvate e ritenute ammissibili dal ministero e sono in attesa di finanziamento. Per ora la risorsa risulta sufficiente per coprire i fabbisogni delle aziende agricole consorziate”

Ci sono investimenti o progetti in vista per migliorare gli apporti idrici o aumentare le scorte?
“Oltre ai citati progetti di ammodernamento ed efficientamento, sono stati individuati 4 nuovi micro-bacini da realizzare nell’area laziale-toscana della Valle del Paglia che consentirebbero di raddoppiare l’attuale volume di stoccaggio della risorsa idrica”.

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