Buoni spesa, 2,2 milioni per la Tuscia. Comune e Caritas: «Subito al lavoro»

L'assessore Antonella Sberna
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 30 Marzo 2020, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 12:44

Per la Tuscia i fondi del governo superano i 2,2 milioni di euro. Per il capoluogo sono circa 416 mila, cui si aggiungono 268 mila dalla Regione. E la macchina organizzativa comincia subito a muoversi- L’assessore ai servizi sociali Antonella Sberna assicura che «siamo già tutti al lavoro per capire come aiutare i cittadini nell’immediato», e anche il direttore della Caritas, Luca Zoncheddu, ha in programma oggi un confronto con tutte le parrocchie.

Intanto è bagarre politica sulle dichiarazioni del vice sindaco Enrico Maria Contardo, che in un post su Facebook ha mandato letteralmente a quel paese il premier Conte. Il motivo? Troppo pochi i 400 milioni per i buoni spesa in favore dei Comuni. Ma questo ha scatenato la reazione dell’opposizione (Barelli, Ciambella, Ricci, Erbetti, Serra, Delle Monache e Frittelli), che ha pronta una mozione di censura e sfiducia e chiede le sue dimissioni.

C’è anche la politica che si muove. «Stavamo già immaginando con il sindaco – dice Sberna - delle misure di aiuto in questa direzione: è bene si sia capito che l’esigenza è quella dell’aiuto alle famiglie, una platea nuova rispetto a quella che afferisce all’alveo dei servizi sociali. Questi nuovi sono casi, ci auguriamo, sporadici». Ora si sta cercando di inquadrare la situazione, ovvero «le procedure: bisogna vedere quando questi fondi per i buoni spesa arriveranno e come darli ai cittadini nel minor tempo possibile».

Arriva anche una risposta indiretta alla proposta avanzata da Lina Delle Monache per una cabina di regia. «Obiettivo dell’amministrazione – continua Sberna - è individuare chi ha veramente bisogno, anche con la rete di solidarietà messa in piedi con protezione civile, Croce rossa e associazioni del terzo settore, che ho intenzione di mettere in contatto questa settimana in modo che gli interventi di tutti possano essere guidati in un’unica regia».

La Caritas prosegue nella propria opera e si organizza per affrontare il nuovo impegno. «Sulla misura del governo – commenta Zoncheddu - dobbiamo ancora interloquire con il Comune. Non ho dunque una percezione dei processi che verranno attivati in termini di distribuzione. Sicuramente, seppur un briciola all’interno di questo contesto, è già un segnale». La Caritas si coordinerà con il centro operativo comunale, ma già oggi «facciamo una riunione via skype – conclude il direttore - con tutte le parrocchie e i centri di distribuzione dei viveri del territorio, anche per monitorare come sta andando. Perché molte parrocchie stanno continuando la distribuzione di pacchi».

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