Bimbo morto appena dimesso, ministero invia ispettori. Cartella clinica sequestrata

Bimbo morto appena dimesso, ministero invia ispettori. Cartella clinica sequestrata
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Domenica 23 Marzo 2014, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 15:58

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha fin da ieri disposto un'indagine ispettiva al fine di chiarire come sia stato possibile il verificarsi della tragedia della morte del piccolo Leonardo, il bimbo morto soltanto poche ore dopo essere stato sottoposto a controllo medico specialistico presso l'Ospedale di Tarquinia.

L'indagine ministeriale. Nello specifico, precisa il ministero, «si intende verificare se a causare la morte del piccolo abbiano concorso anche fattori organizzativi e se l'ospedale sia tra quelle strutture in grado di assicurare assistenza specialistica pediatrica in emergenza».

Sequestrata la cartella clinica. La Procura di Civitavecchia intanto ha disposto il sequestro della cartella clinica.

Sono due i medici dell'ospedale indagati con l'ipotesi di omicidio colposo. Un atto dovuto che permetterà di fare tutti gli accertamenti e chiarire eventuali responsabilità. Nei prossimi giorni i due medici saranno sentiti dagli inquirenti.

L'ipotesi meningite. Il bimbo era stato dimesso con una terapia farmacologica che prevedeva antipiretici e antibiotici. I carabinieri hanno provveduto al sequestro della cartella che ora si trova sul tavolo del procuratore Gianfranco Amendola. I magistrati intanto hanno disposto per martedì l'autopsia sul corpo del piccolo: sarà eseguita a Roma e servirà per far chiarezza sulle cause del decesso. Per il momento infatti si avanzano solo alcune ipotesi: considerata la febbre molto alta del piccolo c'è chi ha ipotizzato un caso di meningite.

Inchiesta interna. La Asl di Viterbo ha già aperto un'inchiesta interna sulla morte del bimbo per appurare se siano state rispettate tutte le procedure previste dai protocolli. Ieri la Regione Lazio ha chiesto al Commissario della Asl di Viterbo «una relazione con informazioni dettagliate sull'inchiesta interna. Quanto accaduto genera una forte inquietudine e necessita al più presto di esaustivi chiarimenti».

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