Tanti i temi toccati, dall’agricoltura («Massacrata in questi anni, invasa dai prodotti esteri e che dobbiamo riprenderci», ha detto il vicepremier), ai cavalli di battaglia dell' immigrazione: «In Italia si arriva se si ha il permesso di arrivare», ha ribadito. E poi della sicurezza con la bandiera della legge sulla legittima difesa, fresca di approvazione. Stoccata alla giustizia, alla quale chiede pene certe ed esemplari: «Vergognoso che la vita di un ragazzo di 20 anni, come Marco Vannini, valga cinque anni di galera». E ancora sul fronte rovente di questi giorni: «Per gli stupratori? Serve la castrazione chimica». A proposito: atteso oggi anche a Viterbo, Salvini ha "saltato" diplomaticamente il passaggio nel capoluogo.
Pizzicati dal ministro dell'Interno anche gli alleati di governo, con la sindaca di Roma Virginia Raggi tirata in ballo: «Speriamo che a breve ci sia un sindaco capace di prendersi cura dei romani». Perché, conclude: «Abbiamo bisogno di sindaci tosti. Come Alessandro Giulivi per Tarquinia».
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