A Tarquinia in 500 per Salvini: «Serve un sindaco che si prenda cura dei romani. Qui avrete Giulivi»

Matteo Salvini sul palco a Tarquinia
di Luca Telli
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Mercoledì 1 Maggio 2019, 20:37 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 15:33
Seconda tappa del tour elettorale di Matteo Salvini nel Viterbese. Arriva intorno alle 17.40 accompagnato dal senatore Umberto Fusco e dagli stati maggiori del partito provinciale. Il taglio del nastro della Mostra mercato macchine agricole è un pro forma, prima del comizio. Che dura poco più di 20 minuti, davanti a circa 500 persone. Per i dirigenti viterbesi del Carroccio saranno invece 1.500.


 
Tanti i temi toccati, dall’agricoltura («Massacrata in questi anni, invasa dai prodotti esteri e che dobbiamo riprenderci», ha detto il vicepremier), ai cavalli di battaglia dell' immigrazione: «In Italia si arriva se si ha il permesso di arrivare», ha ribadito. E poi della sicurezza con la bandiera della legge sulla legittima difesa, fresca di approvazione. Stoccata alla giustizia, alla quale chiede pene certe ed esemplari: «Vergognoso che la vita di un ragazzo di 20 anni, come Marco Vannini, valga cinque anni di galera». E ancora sul fronte rovente di questi giorni: «Per gli stupratori? Serve la castrazione chimica». A proposito: atteso oggi anche a Viterbo, Salvini ha "saltato" diplomaticamente il passaggio nel capoluogo.



Pizzicati dal ministro dell'Interno anche gli alleati di governo, con la sindaca di Roma Virginia Raggi tirata in ballo: «Speriamo che a breve ci sia un sindaco capace di prendersi cura dei romani». Perché, conclude: «Abbiamo bisogno di sindaci tosti. Come Alessandro Giulivi per Tarquinia».

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