Loch Ness, nessun segno del mostro dopo le ricerche 2.0

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Nessun segno di Nessie è stato rilevato in Scozia dopo la più grande operazione di ricerca del mostro di Loch Ness degli ultimi 50 anni. Una ricerca 2.0 con decine di volontari, droni dotati di scanner termici, barche con telecamere a infrarossi, idrofono. Tutti i mezzi più tecnologici contemporanei non sono bastati per svelare il mistero che affascina il mondo intero da generazioni. Ma Alan McKenna, membro del gruppo di ricerca, nonostante le prime evidenze, non si arrende ancora: "Venerdì abbiamo sentito dei suoni fantastici e bizzarri, il che è stato incredibile. Ancora non so cosa fossero. Quindi sabato e oggi siamo tornati su quella zona con l'idrofono ma non abbiamo sentito quei suoni. Quindi lascio decidere a voi. Potrebbe trattarsi del gas che fuoriesce dal fondo del lago, potrebbe essere un animale ovviamente, potrebbe essere l'inafferrabile mostro di Loch Ness", dice.

 

Nel weekend sono stati raccolti molti dati, quindi la speranza di venire a capo della leggenda, non è ancora finita.

 

La presenza di un mostro nel lago scozzese è una leggenda che risale a tempi antichissimi con incisioni su pietra raffiguranti una misteriosa bestia dotata di pinne. Il primo avvistamento moderno di Nessie fu riportato su un giornale locale nel maggio 1933. Da allora il mistero del mostro continua ad affascinare molte persone e ogni anno in Scozia circa un milione di turisti da tutto il mondo si reca sulle rive del lago nella speranza di avvistare Nessie.