Cinema, l'America racconta la storia del Villino Crespi

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Una piccola produzione del “Piccolo Cinema America”, la nota realtà trasteverina che oramai da cinque anni anima le notti estive romane, per raccontare la storia del “Villino Crespi” del quartiere Nomentano di Roma. Un viaggio tra le più celebri opere cinematografiche che lo hanno visto protagonista come location grazie al suo stile Liberty e gli arredi immutati dal giorno della sua edificazione, ovvero nel 1907 per il commendatore Domenico Crespi per poi nel 1937 diventare sede del Conservatorio di S. Eufemia.

Da “C’era una volta in America” di Sergio Leone a “Il giardino dei Finzi-Contini” di Vittorio De Sica, passando per il finale di “Antropophagus” di Joe D'Amato, “Buone notizie” di Elio Petri, e ancora “Crimen” di Mario Camerini, “I ragazzi di Via Panisperna” di Gianni Amelio, “Liquirizia” di Salvatore Samperi, “Al di là del bene e del male” di Liliana Cavani, “Il prefetto di ferro” di Salvatore Squitieri, “Lisa e il Diavolo” di Mario Bava, “La Piovra 5” di Luigi Perelli, “Mia moglie è una strega“ di Castellano e Pipolo, “4 Mosche di Velluto Grigio” di Dario Argento. Sono oltre 100 i film che hanno reso famoso questo gioiello della città di Roma, e che ha raccolto il davinotti.it, tra gli altri anche “La famiglia ricordi” di Mauro Bolognini e “Pierino colpisce ancora” di Alvaro Vitali. Il Piccolo Cinema America con il sostegno di IPAB – Opera Pia Asilo Savoia, in collaborazione con IPAB IRAS – Istituti Riuniti di Assistenza Sociale e con il patrocinio della REGIONE LAZIO la scorsa notte di Halloween aveva allestito una piccola sala cinematografica da 70 posti all’interno della struttura, tre spettacoli tutti esauriti con l’arrivo a mezzanotte del Maestro Dario Argento che proprio lì girò alcune scene del suo “4 Mosche di velluto grigio”.

“Con questa iniziativa – ha dichiarato il Presidente di Asilo Savoia Massimiliano Monnanni – abbiamo voluto restituire alla fruizione culturale e responsabile della cittadinanza un luogo storico dell’assistenza sociale romana, che ancora oggi svolge un ruolo significativo in favore della terza età anche grazie alla recente apertura del servizio di housing sociale per persone anziane intitolato ai benefattori Giuseppe e Margherita Achillini”.