Il calendario dei carabinieri 2019 dedicato ai siti dell'Unesco

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I 54 siti italiani patrimonio dell'Unesco e l'impegno dei Carabinieri nel tutelarli: arriva il calendario dell'Arma 2019, una pubblicazione che è diventata un oggetto cult, con una tiratura che sfiora il milione e mezzo di copie. Nato nel 1928, dopo l'interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora tanti temi sono stati trattati, vicini all'Arma ma anche ai cittadini. L'edizione 2019 - presentata oggi a Roma, alla Scuola Ufficiali Carabinieri - è stata pensata per la ricorrenza dei 40 anni dell'inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell'Umanità e, parallelamente dei 50 anni dalla nascita dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

I siti sono stati inseriti tutti con immagini o menzioni tali da fornire «una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola - ha detto il Comandante dell'Arma, il generale Giovanni Nistri -. In parallelo è riportato in breve il percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi 'caschi blu della culturà all'Unesco». Nelle pagine interne le altre articolazioni dell'Arma accompagno i luoghi simbolo dell'Italia. Questa edizione, ha spiegato il generale, è stata pensata come «una camera delle meraviglie» e si chiude con un carabiniere che di spalle volge il suo sguardo ai beni da tutelare: «Il nostro impegno è tutelare l'identià nazionale ei cittadini». Alla presentazione anche il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Alberto Bonisoli, e il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo. A illustrare i prodotti editoriali il generale Massimo Mennitti: al Calendario si accompagna anche l'Agenda Storica 2019, incentrata sul tema «I Carabinieri nella letteratura», il Calendarietto da tavolo, dedicato alla Via Francigena e alle riserve naturali protette dai carabinieri Forestali e il Planning da tavolo che tratta le Città Italiane Capitali Europee della Cultura. Il ricavato del calendarietto sarà devoluto all'Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri, quello del planning all'ospedale pediatrico «Gaslini» di Genova. «La scelta fatta, donare qualcosa ai nostri orfani e ai bambini curati nella città di Genova, così duramente colpita dal crollo del Ponte Morandi - ha affermato Nistri - vuole essere un piccolo segno della nostra attenzione e della nostra solidarietà umana, valore fondante dell'Istituzione». (Cecilia Fabiano/Ag.Toiati)