Anagrafe, uffici a metà in un Municipio su due. A Roma è caos per i certificati

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Immaginate di scoprire all'improvviso che serve la carta d'identità anche per vostro figlio minorenne. Immaginate di sapere a pochi giorni dalla partenza che senza quel documento la compagnia del traghetto che avete prenotato per quell'unica settimana di vacanza che vi concedete quest'anno, non vi farà salire a bordo. E dunque, immaginate di non partire o comunque che rischiate di rimanere a casa se non vi procurate quei documenti. Non è immaginazione, ma la realtà. Perché moltissimi uffici dell'anagrafe, oltre ad avere le solite file interminabili, sono chiusi per ferie o, attenzione, «chiusi fino a data da destinarsi».

C'è di che impazzire. Sette municipi su quindici infatti hanno deciso di dimezzare gli sportelli. Per via delle ferie ma in ben tre casi sono in corso lavori infiniti che mantengono chiusi gli uffici. E le scene che si stanno vedendo nel Municipio delle Torri, il sesto, ci vanno vicino. «Ho visto parecchi inveire questi giorni», racconta Fabrizio Compagnone, consigliere dem di minoranza. Perché a Tor Bella Monaca, oltre 260 mila residenti, sono rimasti proprio senza servizio anagrafe. «È interrotto», si legge nelle comunicazioni di servizio sul sito. Dunque il documento non può essere fatto o rinnovato né in via Cambellotti né all'ufficio di San Vittorino che è chiuso ormai dal giugno del 2017 (e serve qualcosa come centomila utenti). Dove si va, dunque? Nei municipi vicini, sempre che abbiano un buco disponibile un appuntamento entro la data di partenza.