Valerio Mastandrea: «Il debutto da regista? Dovevo farlo. Sorridiamo di cose serie»

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Valerio Mastandrea racconta al Messaggero le emozioni del suo rimo film da regista: "Anni fa non avrei mai scelto la mia compagna come protagonista del film. Si cambia, però? Ride è una storia che dovevo raccontare, c'è un marito morto sul lavoro e un dolore che la protagonista non riesce a vivere come vorrebbe e forse dovrebbe". Chiara Martegiani rivela: "Lo aiutavo a fare i provini degli attori del film, poi mi ha detto che voleva me come protagonista: ho pianto forte per l'emozione. Com'è Valerio come attore? Pazzesco, lo invidio". Mastandrea racconta dell'ultimo ciak: "Era il giorno dopo l'addio di Totti al calcio: non pensavo di poter piangere tanto quanto ho fatto con mio figlio... Il teatro? Come andare in una rehab: ci stai e ti senti meglio, poi esci e non vorresti tornarci. Lo farò ancora, devo. Al cinema ho scelto di testa e di cuore, non farò più cose che non giusta per me". Eppoi immagina un futuro alla De Rossi: "Giochi a centrocampo per una vita, poi comincia a pensarti difensore centrale, arretri. Come De Rossi o Mascherano".