Se Parigi sfoggia i suoi venti "Arrondissement" municipali, Berlino batte il passo con i "Kiez" e New York risponde tramite i "Neighborhood", Madrid canta al suon dei "Barrio". A Vienna, invece, si danza al ritmo dei “Grätzeln”, termine che scivola dalle sue antiche radici -“gereiz” significa circondario -, quasi a descrivere una micro-unità urbana intrecciata tra vicoli e scorci pittoreschi quanto inediti. L’autore e umorista Karl Kraus probabilmente aveva ragione quando, in modo del tutto provocatorio, scrisse che qui «le strade sono lastricate con la cultura mentre nella altre città sono lastricate con l’asfalto». Così, nel 2024, l’attenzione turistica si posa su undici distretti che racchiudono tesori nascosti e segreti da scoprire.
I quartieri viennesi come frammenti dell'anima urbana
Un’esplosione di vita che si snoda dai confini del centro verso il futuro.
© WienTourismus_Ph. Evelyn Dragan
Dalle bellezze barocche alle aree green, fino alla "piccola Parigi"
Il Freihausviertel, un cosmo creativo vicino al Naschmarkt, vibra con negozi trendy e il leggendario "Café Anzengruber". Il Gußhausviertel & Karlsplatz, testimone del periodo relativo al boom economico conosciuto come Gründerzeit, unisce lo spettacolare Wien Museum alla bellezza barocca della Chiesa di San Carlo Borromeo. Il Karmeliterviertel, cool e koscher, ospita una vivace comunità ebraica con le sue tradizioni mentre, nel 18esimo distretto, il Kutschkermarkt, borghese e bio, durante il weekend offre sfiziose prelibatezze in un’area verde ed ecosostenibile. Il Meidlinger Markt, nel 12esimo, si scontra con la moderna utopia di Seestadt, dove l’avanguardia della riqualificazione a "impatto zero" prende forma attorno ad un lago: atelier, giardini pensili e terrazze sui tetti sbocciano dagli alti palazzi. Nel Servitenviertel, considerato la “piccola Parigi”, la Servitengasse diventa una zona pedonale che, accogliente e romantica, è sicuramente adatta alle passeggiate di coppia.
© WienTourismus_ Ph. Erli Grünzweil
Giochi architettonici e guest house per chi non ama il mainstream
Il Sonnwendviertel & Quartier Belvedere, cuore urbano in fermento intorno alla principale stazione ferroviaria, regala ai visitatori le innovazioni dello sviluppo post-industriale e stupisce grazie alle architetture del complesso residenziale firmato da Renzo Piano. Il suggestivo Spittelberg, nel settimo distretto, evoca l'idillio ottocentesco del movimento artistico tedesco "Biedermeier" con il famoso mercatino di Natale e poetiche stradine. Lo Stuwerviertel & Prater svela una Vienna effervescente che non ha bisogno di trucchi per essere apprezzata: un tempo malfamato, oggi con il suo inconfondibile stile bohémien si è trasformato attraverso la presenza di musei, alberghi, ristoranti, guest house informali e attività enogastronomiche, tutti rivolti a chi non ama il mainstream. Spiccano gli hot-spot come il Vorgartenmarkt, l’oasi del buon cibo dove fra banchi di frutta, verdura e fiori c'è solo l'imbarazzo della scelta. Nel 16esimo distretto, infine, l’Yppenviertel è un vero e proprio crocevia multietnico che consente di viaggiare idealmente da Oriente a Occidente: la celebre Yppenplatz si anima con pub o bistrot colorati e il Brunnenmarkt, il più grande mercato locale, accoglie una variopinta tavolozza di sapori internazionali. In un mosaico culturale, la Vienna più autentica si mette in mostra e ogni Grätzel è una pagina da sfogliare per conoscere meglio la favola di una città incantevole che non invecchia mai.