Nel 1821 nasceva Louis Vuitton, un nome che, oggi, solo a pronunciarlo evoca meravigliose creazioni esclusive. Non c’è angolo di mondo dove i suoi preziosi oggetti di moda in pelletteria (e non solo), non rappresentino un sogno che si realizza, eppure due secoli fa il destino di quest’uomo non era affatto scritto. L’azienda francese diventata oggi una multinazionale ha, infatti, una lunga storia di sacrifici e volontà di ferro, che solo in piccola parte ha a che fare con la fortuna personale.
I luoghi simbolo di uno dei brand più importanti al mondo
Lavans-sur-Valouse
Il giovane Louis Vuitton nacque a Lavans-sur-Valouse, nel dipartimento francese del Giura.
Parigi
A 14 anni lasciò casa per inseguire un sogno, quello di dirigersi verso Parigi e dare una svolta importante alla sua vita. All’inizio non fu facile, ma camminando a piedi per tanto tempo e senza soldi, riuscì comunque a giungere a destinazione e a iniziare a lavorare per una impresa di casse da viaggio in legno. Passarono 17 anni, quando riuscì ad aprire la prima boutique in rue de Capucines, vicino place Vendôme, poco a nord dei Jardin des Tuileries, nella zona dove oggi si trova la Louis Vuitton Maison Vendôme.
Asnières
Nel 1959 aprì un atelier di 50mila metri quadri ad Asnières, che si trova a nord est di Parigi. Un successo che piano piano, si consolidò fin quando lo stabilimento venne danneggiato e poi ricostruito nella centralissima rue Scribe, affidandolo al figlio.
Londra
Proprio il giovane Vuitton, fece letteralmente volare gli introiti dell’azienda e decise anche di allargarsi ad altri Paesi e, dunque, di aprire a Londra, in Oxford Street.
Venezia
La città italiana ha molto a che fare con il marchio. Alla morte di Louis Vuitton, il figlio George disegnò il famoso marchio con le lettere LV sovrapposte, ispirato al disegno del Palazzo Ducale di Venezia.