Da sommelier a contadini, la scelta di due fratelli di Carema

Da sommelier a contadini, la scelta di due fratelli di Carema
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 10:29

Farsi prendere "Sopravvento", da queste parti, significa sorprendersi con un calice in mano e una storia che riecheggia nella Regione Sillanc, a Carema in provincia di Torino. «Benvenuti nell'affascinante mondo di chi "sogna il cambiamento", Sopravvento appunto, un'azienda vinicola fondata da due fratelli, Michele e Matteo, ex sommelier professionisti, che hanno deciso di trasformare la loro passione per il vino in una missione di cambiamento. Questa avventura ha coinvolto anche il loro padre, Oreste, che ha abbracciato con entusiasmo la visione della famiglia.

La nascita di "Sopravvento" è il risultato di un percorso personale che ha portato i fondatori a desiderare una connessione più profonda con la terra e una risposta alla società basata sulla produzione intensiva, sul consumismo e sulla velocità, che ritengono insostenibile.

Il punto di svolta, raccontano Michele e Matteo, è arrivato nel 2019, l'"anno zero" per l'azienda. In pochi mesi, hanno iniziato a selezionare uve per il loro primo vino, "Changes!", e hanno acquisito terrazzamenti abbandonati nel cuore di uno dei terroir italiani più importanti, Carema. Questa scelta audace è stata guidata da una combinazione di passione e incoscienza, dando vita a un progetto che va oltre la produzione di vino di alta qualità.

«Il lavoro duro e faticoso di ripristinare una vigna abbandonata su terreni ripidi e ostili è stato solo l'inizio di un viaggio ancora lungo. La missione di "Sopravvento" è intraprendere un percorso alternativo, lontano dalla società insostenibile, e cercare di influenzare positivamente il settore vinicolo».

Nel 2023, l'azienda ha presentato "Help!", un vino bianco in edizione limitata proveniente da una sola barrique, nato da un'annata particolarmente difficile, ma affrontata con determinazione. La stessa che Michele e Matteo hanno utilizzato per la loro svolta professionale e di vita.

 

Carema, borgo di poche anime con soli 20 ettari coltivati

Dal blog "Word on the Grapevine" leggiamo il racconto affascinato di questa terra, gioiello del nord ovest italiano. Circa duemila anni fa, l'imperatore romano Cesare Augusto ordinò la costruzione di Via delle Gallie, una significativa strada che consentiva l'espansione militare e politica romana verso le Alpi. Carema occupava una posizione strategica lungo la strada e alcuni storici suggeriscono che il toponimo derivi dall'espressione latina "quadragesimum lapidem ab Augusta Praetoria" (il quarantesimo miglio da Augusta Praetoria, antica città romana situata nell'odierna Aosta), indicando che Carema potrebbe essere nata dopo la fondazione di Aosta nel 25 a.C.: «La regione sta attirando l'attenzione internazionale grazie alla sua altitudine che protegge dal riscaldamento climatico, alla presenza di giovani produttori creativi e a una storia affascinante. La produzione di vini varia, con alcune cantine che sperimentano con metodi non convenzionali. Carema, con il suo paesaggio drammatico e la vicinanza alle famose comunità del Piemonte, sta diventando una destinazione vinicola sempre più riconosciuta».

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