Maestose gole di roccia dove l’auto sembra solo un puntino che viaggia sulle curve strada: sembrerebbe il Karakorum, eppure non siamo a nord ovest dell'Himalaya ma in Abruzzo, a un paio d’ore da Roma. Qui le Gole del Sagittario rappresentano un “unicum” di paesaggio che si presta ad una gita di una giornata ideale per gli appassionati di fotografia naturale e gli amanti del trekking. L’autunno è la stagione migliore per un’escursione in quest’area, complice la tavolozza di colori degli alberi in pieno foliage.
Gole del fiume Sagittario, luoghi del silenzio e non solo
L’itinerario che vi suggeriamo attraversa le Gole del fiume Sagittario, fra piccole gallerie per le automobili scavate nella roccia e paesaggi mozzafiato, per passare dal Lago di San Domenico (che prende il nome dall’Eremo omonimo), dove c’è anche un’area picnic con tavoli all’aperto e un chiosco, e arrivare poi a Villalago, annoverato ufficialmente fra i Borghi più Belli d’Italia. Un territorio tutto da scoprire, a piedi o in mountain bike.
Eremiti per un giorno: all'interno della Grotta di San Domenico
La sosta più “iconica” lungo la Valle del Sagittario è senza dubbio l’Eremo di San Domenico, che si specchia sulle acque del Lago omonimo. Per arrivarci bisogna percorrere l’autostrada A25 Roma Pescara, imboccare l’uscita verso Cocullo e percorrere poi la SP 479 per giungere a destinazione. Qui, si stima intorno all’anno Mille, il monaco benedettino San Domenico di Sora si ritirò in solitudine, per meditare e fare penitenza nella grotta, oggi visitabile dopo aver percorso la navata della chiesetta dedicata al Santo e una scalinata nella pietra.
Sosta da Buongustai a Villalago, per assaggiare le pacchiarozze
Villalago (AQ), che domina sulla montagna a 930 metri di altirtudine il Lago di San Domenico con il rispettivo Eremo, fa parte della rete dei Borghi più Belli d’Italia. Il contesto appenninico che circonda il paese è il regno dell’orso bruno, del lupo, del cervo, della volpe. L’orso, in particolare, è il simbolo di Villalago: lo dimostra la bella scultura riproducente questo animale, all’ingresso del centro storico, donata dal Comune di Scafa (PE). Villalago è un gioiello tutto da scoprire, per chi ama i borghi silenziosi e panoramici. La migliore foto, specialmente nelle giornate di sole, la potete fare dalla Torre Medievale dove all’interno, fra l’altro, sono conservati antichi attrezzi rurali. Il Torrione, in particolare, era un “castrum” costruito a difesa del vicino Monastero di San Pietro del Lago (sviluppatosi fra i secoli XI e XVI), fondato da San Domenico abate. Montagna e acqua fanno parte dell’immaginario collettivo di Villalago: da visitare anche l’Antico Mulino ad Acqua e il Museo delle Acque, nel palazzetto del Vecchio Comune. Il borgo è, inoltre, una tappa da sogno per i buongustai: nelle trattorie locali si possono assaggiare piatti tipici della tradizione culinaria a km zero, come le pacchiarozze (simili alle tagliatelle) al sugo di salsiccia o con le costatine, i surgitielli (gnocchi di farina e acqua) al sugo di pomodoro e cime di rapa, le sagne con i fagioli e naturalmente gli arrosticini. Due i laghi che incorniciano il paese: il Lago di San Domenico e il Lago Pio. Last but not least: il Comune di Villalago è Bandiera Blu 2023.
Esperienze "slow": trekking nella Valle del Sagittario
Per chi ama l’escursionismo, il “forest bathing” o la mountain bike nella Riserva Naturale Gole del Sagittario c’è solo l’imbarazzo della scelta tra gli itinerari percorribili, da godere senza fretta, all'insegna della modalità "slow tourism". Fra i più suggestivi? Il Sentiero degli Aceri, che si prende poco prima di arrivare (da Roma) all’Eremo di San Domenico: questo percorso è lungo 1,5 km circa, attraversa paesaggi naturali incontaminati e termina a ridosso di un costone roccioso. Adatto a tutti, anche ai bambini a partire dai 4 anni, è il Sentiero 52 che dal Lago San Domenico porta al borgo di Villalago: lungo questa passeggiata fra boschi e pinete è possibile ammirare scorci di grande fascino sulle Gole del Sagittario; il sentiero è piuttosto facile (difficoltà T, turistico), è lungo 3 km e presenta un dislivello di 130 metri. Un altro cammino molto interessante, per escursionisti più esperti, è il numero 16 che attraversa il suggestivo borgo di Castrovalva e la Fonte Celidonia fino a Frattura Vecchia, a quota 1.128 metri slm. Per info: www.riservagolesagittario.it.