Asturie, cosa fare, vedere e mangiare nell'affascinante regione della Spagna

Full immersion di cultura, arte, natura ed eccellenze gastronomiche a km zero, per una destinazione ancora tutta da scoprire

Santa Maria del Naranco, Asturie
di Maria Serena Patriarca
9 Minuti di Lettura
Mercoledì 25 Ottobre 2023, 12:57

Meta ideale per gli amanti dell’ecoturismo, ma anche per gli appassionati di città e borghi ricchi di storia, arte, cultura e tradizioni enogastronomiche, il Principato delle Asturie, nel nord della Spagna, oggi è ancora più vicino, specialmente grazie al nuovo volo diretto low cost che collega Roma (Fiumicino) e Milano (Bergamo) a Oviedo in circa 2 ore e mezza. Una destinazione davvero ecoturistica, le Asturie, legata a tradizioni secolari che si sono concretizzate in usi, costumi, paesaggi. Si tratta, infatti, di un territorio incastonato tra la montagna e il mare (Mar Cantabrico): due ecosistemi che in certe zone si incontrano letteralmente, con solo un’ora di macchina tra l’alta montagna e alcune delle oltre 200 spiagge. Il paesaggio è scandito dai caratteristici “horreos”, gli antichi granai simbolo della cultura contadina delle Asturie: alcuni horreos risalgono addirittura al XVI secolo. Un altro simbolo delle Asturie sono le chiese preromaniche: in particolare, la trifora del Preromanico asturiano è diventata il simbolo di questa regione.

Trifora nella Chiesa di San Miguel de Lillo

L’ultimo rifugio selvaggio dell’orso bruno nell’Europa occidentale: il punto di riferimento per il turismo sostenibile è qui

Sapevate che solo nella regione delle Asturie sono racchiuse ben 7 aree dichiarate riserve della biosfera dall’Unesco, tra cui il primo Parco Nazionale spagnolo, ovvero i Picos de Europa? Più piccole della regione delle Fiandre, con un milione di abitanti e appena 10.600 chilometri quadrati, le Asturie non solo ospitano 400 km della costa meglio conservata della Spagna, ma sono anche l’ultimo rifugio selvaggio, in Europa occidentale, per specie come l’orso bruno, di cui si stima ci siano circa 300 esemplari fra boschi e monti. Un territorio variegato ed esuberante, che ha saputo armonizzare i rapporti tra ambiente e attività umana. L’Unesco ha inserito nei suoi elenchi 5 grotte asturiane, che vantano le prime manifestazioni dell’arte paleolitica, oltre a uno dei complessi architettonici altomedievali più grandi, coerenti e meglio conservati d’Europa: il Preromanico Asturiano. Quest’ultima è l’eredità del Regno delle Asturie, a cui si deve, inoltre, l’origine del Cammino di Santiago nei primi anni del IX secolo. Per programmare un viaggio alla scoperta di questa affascinante meta spagnola potete trovare molte informazioni utili sul sito: www.turismoasturias.it.

Paesaggio agreste nelle Asturie

Le magnifiche tre: in treno alla scoperta di Oviedo, Gijòn e Avilés

Distanti solo 25 km le une dalle altre, le tre città principali delle Asturie, sono collegate da loro da un sistema di frequenti treni (Treni Cercanìas), e ognuna di esse è di dimensioni tali da poter essere vissuta a piedi o in bicicletta. Oviedo, la capitale delle Asturie, fa parte dunque dell’area metropolitana asturiana: da qui ha origine il Cammino Primitivo, che riproduce il primo percorso di pellegrinaggio verso Santiago, partendo proprio dalla cattedrale di Oviedo. In un finesettimana possono essere quindi esplorate, oltre alla Capitale, anche Avilès e Gijòn. Avilès è la città dei contrasti, dove si passa dal centro storico medievale a testimonianze della rivoluzione industriale siderurgica; è nota anche come la città delle arcate, ed è amata specialmente dal pubblico giovane per i suoi scenari futuristici, come il Centro Niemeyer, che sembra quasi una stazione “extraterrestre” postindustriale, grazie al genio dell’architetto brasiliano Oscar Niemeyer. Gijòn, con i suoi 18 km di costa e la sua ampia spiaggia, ha anche un caratteristico mercato al coperto (il Mercado del Sur), tripudio di pesce fresco, formaggi (molti di questi fatti stagionare in grotta) e dolci caratteristici, come le casadielles fritte e i carbayones, dolci tipici di pastafrolla e pasta di mandorle. Un angolo di particolare poesia a Gijon è la cappella di Nostra Signora del Los Remedios, che si trova propria sul cammino di Santiago, ed è una meta di culto per i pellegrini.

Il Centro Niemeyer ad Avilès

Il regno dei formaggi, delle tapas di pesce e della fabada: esperienze gastronomiche autentiche, dalla “Cocina de Paisaje” a 10 chef stellati

Le Asturie sono definite anche “Cocina de Paisaje”. I pascoli delle valli, i frutteti delle pianure e dell'Oceano Atlantico sono al tempo stesso magazzini e produttori di alimenti in un ambiente naturale, tra mare e montagna. Terra di famosi formaggi (qui se ne producono circa 350 tipi), come il pluripremiato Cabrales, le Asturie vantano oggi una delle scene gastronomiche più effervescenti della Spagna, dove le cucine più all’avanguardia, rappresentate da 10 chef stellati, scelgono ingredienti naturali e tradizionali, promuovendo un modello di gastronomia sostenibile. La conservazione delle ricette tradizionali è dovuta, in gran parte, al lavoro delle Guisanderas, un collettivo di cuoche che offrono versioni aggiornate della cucina tradizionale nelle loro “casas de comidas”. Un autentico esempio di slow food e di gastronomia sostenibile. Non perdete l’occasione di assaggiare la fabada, il caratteristico e sostanzioso piatto locale a base di fagioli bianchi e pancetta, o i bombones de sidra (dolcetti al sidro) che, con i biscotti al cioccolato moscovitas sono fra i tipici dolci del territorio.

Formaggi asturiani al mercato di Gijòn

La terra del sidro: sentirsi “escanciador” per un giorno, in un llegar tradizionale

Sapete cosa è un “escanciador”? E’ colui che versa il sidro, la bevanda simbolo delle Asturie, con una precisa gestualità (sollevando il braccio, per garantire l’effervescenza in un sorso solo) dalla bottiglia nel bicchiere. Potete sperimentare anche voi l’ebbrezza di sentirvi “escanciador” per un giorno, nella Sidreria Casa Trabanco (findata nel 1925) nell’hinterland della città di Gijon. Sullo sfondo del tipico suono delle cornamuse (strumento caratteristico delle Asturie), qui è possibile non solo mangiare e bere sidro, ma anche visitare il “llegar” tradizionale, dove in gigantesche botti di rovere o castagno viene fatta fermentare questa bevanda, leggermente alcolica, a base di mele.

Le mele vengono raccolte solo quando sono cadute spontaneamente dall’albero, per garantirne il giusto grado di maturazione e l’autentico sapore che caratterizza il sidro. Le Asturie sono tra i primi produttori di sidro spagnolo, con una cultura del sidro che mira a diventare Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Escanciador che versa il sidro nel bicchiere

Un salto nel Giurassico: esplorare la Costa dei Dinosauri

Vi piacerebbe fare un salto nella Preistoria? Le Asturie è il luogo in Europa in cui è stata rilevata la maggiore concentrazione di impronte di dinosauro, che risalgono addirittura a 150 milioni di anni fa. Ecco perché il Principato ha anche un tratto di costa chiamato proprio Costa dei Dinosauri, nei pressi del borgo di Lastres. Specialmente se viaggiate con i bambini, non perdete l’occasione di visitare il Museo del Giurassico (MUJA), che organizza al suo interno vari laboratori per i piccoli, e dove si possono ammirare fedeli riproduzioni di brontosauri, triceratopi o tirannosauri nel parco che circonda il Museo vero e proprio, una struttura ipermoderna la cui pianta coincide con la forma di impronta gigante di dinosauro. Percorrendo i 2500 metri quadrati dedicati all’esposizione, il visitatore si trova immerso in sorprendenti riproduzioni, giganteschi scheletri e orme di dinosauri; un modo divertente per scoprire le età della terra e le forme di vita dei dinosauri che popolarono la costa delle Asturie milioni di anni fa.

Museo del Giurassico, intallazione di dinosauro nel giardino

Staccare la spina dallo stress: passeggiare nei vicoli dei borghi dei pescatori

L’autunno, con le sue giornate ancora miti, può essere la stagione ottimale per un city break in alcuni fra i borghi più belli della Spagna (Los Pueblos Mas Bonitos de Espana). Nelle Asturie ce ne sono in totale 4. Noi consigliamo, in particolare, una sosta golosa a Cudillero, il colorato borgo sul Mar Cantabrico che ricorda le Cinque Terre in miniatura. Qui c’è solo l’imbarazzo della scelta fra i ristorantini tipici che servono tapas di pesce. Fra i piatti più comuni? Il Pulpo alla Gallega, con peperoncino e patate. Il borgo, con le conchiglie incastonate sulle porte e sui muri delle case, è delizioso. La curiosità? Girando fra i saliscendi dei vicoli troverete anche piccoli squali appesi all’aperto, per essere essiccati.  Un altro borgo marinaro fra i più belli della Spagna da mettere in agenda è Lastres, con l’imponente Torre dell’Orologio (originaria del XV secolo, come torre di avvistamento) e la particolarissima cappella di Nostra Signora del “Buon Sucesso”, con l’altare barocco e le ossa di balena (il Mar Cantabrico, infatti, è ricco di cetacei), luogo di culto molto amato dagli abitanti del paese e della zona. A Lastres l’atmosfera è silenziosa e rilassante: il contesto ideale per staccare la spina dallo stress. Le uniche persone che incontrerete sono le anziane signore del luogo, che vi osserveranno dalle finestre delle loro abitazioni.

Nostra Signora del Buon Successo, Lastres

Dormire in un monastero medievale

Se amate il fascino del mistero e i luoghi originali dove soggiornare, il Parador de Villanueva è una location di sicuro interesse. Si tratta dell’antico monastero di San Pedro de Villanueva, che oggi fa parte degli alberghi Parador, hotel a gestione pubblica realizzati per dare nuovo valore a strutture di particolare interesse storico, artistico e culturale. Questo monastero fu fondato nel 746 dal re asturiano Alfonso I il Cattolico, e per anni fu un convento di monaci benedettini. Il valore aggiunto è che ogni angolo qui ha una storia affascinante. Tra i punti più suggestivi? L’antico pozzo sacro, oggi vicino alla sala pranzo. Nelle vicinanze dell’hotel c’è il suggestivo Mirador del Fitu, uno dei punti più panoramici delle Asturie, da cui abbracciare con lo sguardo l’Oceano e le montagne: in lontananza i Picos de Europa, le cui vette in alcuni casi superano i 2000 metri di altitudine. Proprio all’entrata dei Picos d’Europa c’è un luogo “dello spirito” da non perdere se visitate le Asturie: il santuario nella grotta di Covadonga, a Cangas de Onìs, con l’imponente basilica immersa nel paesaggio selvaggio delle montagne. Se siete amanti dell’escursionismo, nelle vicinanze ci sono i panoramici sentieri dei Laghi di Covadonga.

Parador de Villanueva, interno dell'antico Monastero

Atmosfere vintage sull’Oceano: stop over a Ribadesella

Gli emigrati asturiani che tornavano dall’America dopo aver fatto fortuna venivano chiamati “indiani”, e spesso al ritorno in patria amavano costruire imponenti ed eleganti ville, che rievocano un fascino fra il Liberty e il caraibico, sulle rive del Mar Cantabrico. Ed è proprio ai primi del Novecento che a Ribadesella, sulle coste dell’Oceano Atlantico, si sviluppano una serie di residenze nella tipica architettura detta “indiana”, molte delle quali, come per esempio Villa Rosario (del 1914), di colore celeste, oggi sono state trasformate in hotel di lusso. Tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, dunque, nel moderno quartiere del lido di Santa Marina, che affaccia sull’imponente paesaggio dell’Oceano con una lunga spiaggia, sorse un notevole complesso di villini romantici, eclettici e modernisti, espressione della borghesia arricchitasi con il Nuovo Mondo. Nel centro storico di Ribadesella, invece, non perdete la chiesa di Santa Maria de Junco e quella di San Esteban de Leces, di origine romanica, la cappella gotica di Santa Ana (che risale al XV secolo) e l'eremo rinascimentale di Nuestra Senora de Guía, del XVI secolo.

Villa Rosario, Ribadesella

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