Papa Francesco è tornato a recitare l'Angelus dal Palazzo Apostolico, affacciandosi dalla finestra del suo studio, nonostante l'aria pungente dell'inverno. Segno che il decorso della brutta infezione polmonare sta migliorando. Solo una tendina è stata posta sopra la finestra evidentemente per ripararlo dal vento freddo. Le prime parole le ha rivolte ai fedeli sulla piazza. «Buona festa a tutti». Indossava un pesante cappotto bianco e ha attaccato subito a leggere l'intero testo preparato senza ricorrere all'aiuto di nessuno, come invece era accaduto nelle due domeniche precedenti. In un paio di volte la tosse lo disturbato.
Papa Francesco: «la Madonna piange quando sono discriminati i più deboli e dilagano guerre».
Con le mani si è appoggiato allo stipite. Il suo respiro tuttavia, amplificato dal microfono, è sembrato ancora corto e pesante, sebbene nella lettura non abbia riscontrato problemi di sorta.
Papa Francesco come sta davvero? L'infiammazione ai polmoni, la cannula e l’Angelus non recitato
Un cartello tra la folla diceva: "Cessate il fuoco". Un altro: "pace". Alla fine ha ricordato l'Ucraina, la Palestina, Israele e poi ha annunciato che il 25 e il 26 maggio si celebrerà a Roma la prima giornata mondiale dei bambini, una iniziativa del Dicastero della Cultura per mettere i bambini al centro e «riflettere quale mondo vogliamo costruire per loro».