Città del Vaticano - Per dodici volte Papa Francesco si china sui piedi nudi che dodici giovanissimi detenuti gli porgono dall'alto di un piano rialzato e per dodici volte li bacia, dopo averli aspersi con l'acqua e asciutati con un telo di lino. Uno di loro è di nazionalità russa. L'antico rito della lavanda dei piedi si è celebrato nel carcere minorile di Casal del Marmo dove Bergoglio è tornato dopo dieci anni esatti.
«Nella società ci sono tante ingiustizie: gente senza lavoro, gente che lavora e gli pagano la metà, famiglie distrutte .
Le uniche immagini disponibili nella diretta tv erano quelle curate dal Vaticano. Le telecamere per evitare di riprendere i ragazzi detenuti, così come di cogliere il Pontefice nei momenti di difficoltà o quelli in cui veniva aiutato a spostarsi ha effettuato lunghissimi primi piani sulle vetrate che raffiguravano la via Crucis. Su una delle pareti della cappella carceraria spiccava un ritratto grande e sorridente di don Pino Puglisi, un campione di vita cristiana che per tutta la vita ha lottato per salvare i ragazzi siciliani dalla malavita e da un destino già segnato per la troppa povertà. Esattamente come i ragazzi detenuti di Casal Del Marmo. Tra i dodici giovani ai quali il Papa ha lavato i piedi c'erano anche due ragazze. Cinque li loro erano minorenni, due di origine sinta, un croato un musulmano del Senegal, un rumeno e un russo. Molti di loro per nulla intimiditi hanno scherzato con lui, lo hanno baciato. Gli occhi erano però tutti incollati su Francesco per scrutare ogni suo minimo segno di malattia. Alle cinque del pomeriggio il Papa è tornato a Santa Marta, lasciando molti presenti con l'emozione di quell'incontro.
Il Papa dimesso: ho sentito un malessere, non ho avuto paura
«Il suo sorriso per noi è una carezza dolcissima che ci incoraggia. L'esempio che ci ha dato e il dono di riunirci in questo abbraccio ci indica la strada quotidiana, di andare tutti assieme» lo ha ringraziato la direttrice del carcere Maria Teresa Juliano