Papa Francesco: «Se ci sono sempre più ragazzi capricciosi è perché i genitori sono capricciosi»

Papa Francesco: «Se ci sono sempre più ragazzi capricciosi è perché i genitori sono capricciosi»
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Sabato 11 Novembre 2023, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 13:37

Se cresce il numero degli adolescenti capricciosi, viziati, incapaci di sacrifici e che tendono a vedere solo i propri interessi la colpa è attribuibile ai genitori che, a loro volta, sono «capricciosi». Papa Francesco analizza i molteplici fattori che portano una società a essere sana e al primo posto mette il ruolo educativo e la trasmissione valoriale delle famiglie verso i figli. Ne parla apertamente durante una udienza ai partecipanti di un convegno internazionale e pone l'accento proprio sulla capacità di allevare e far crescere bambini equilibrati, leali, generosi. 

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«E' qui ci sono anche le radici di una società sana. Perciò è importante che venga riconosciuto a tutti i livelli il ruolo sociale dei genitori. Educare un figlio è una vera opera sociale, perché significa formarlo alla relazionalità, al rispetto degli altri, alla cooperazione in vista di un obiettivo comune, formarlo alla responsabilità, al senso del dovere, al valore del sacrificio per il bene comune. Bel lavoro questo! Tutti valori che fanno di un giovane, di una giovane, una persona affidabile e leale, capace di dare il suo contributo al lavoro, alla convivenza civile, alla solidarietà. Altrimenti i figli crescono come “isole”, slegati dagli altri, incapaci di una visione comune, abituati a considerare i propri desideri come valori assoluti: figli capricciosi, ma di solito questo succede quando i genitori sono capricciosi! E così la società si decostruisce, si impoverisce e diventa sempre più debole e disumana».

Francesco riconosce che i genitori spesso sono lasciati soli nel loro difficile compito soprattutto dalla scuola incapace di imbastire mutue relazioni capaci di un sostegno vicendevole. «Da lì bisogna sempre ripartire. Dio stesso ha inscritto nella nostra natura le esigenze insopprimibili di amore, di verità, di bellezza, di relazionalità e di donazione, di apertura al tu dell’altro e di apertura al Tu trascendente. Queste esigenze del cuore sono potenti alleati di ogni educatore. Facendole emergere, imparando ad ascoltarle, anche i nostri figli non avranno difficoltà a vedere il bene, il valore delle proposte educative dei loro genitori». 

Quello che secondo Francesco si dovrebbe portare avanti a ogni livello è un “Patto per la famiglia”, tra attori culturali, accademici, istituzionali e pastorali. L’intento è quello di superare alcune “fratture” che attualmente indeboliscono i processi educativi: «a frattura tra l’educazione e la trascendenza, la frattura nelle relazioni interpersonali, la frattura che allontana la società dalla famiglia creando disuguaglianze e nuove povertà». 

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