La carica dei bambini - ne sono attesi almeno centomila secondo le prime stime - il raduno al Circo Massimo e poi l'incontro a San Pietro con Papa Francesco che nei panni di una specie di nonno darà a tutti il benvenuto parlando loro di Gesù e della sua vita narrata nei Vangeli. L'obiettivo centrale della prima Giornata Mondiale dei Bambini che si terrà il 25 e 26 maggio a Roma è la trasmissione della fede, un filo che sembra essersi spezzato o almeno deteriorato e sul quale la Chiesa vuole investire in modo particolare.
Arriveranno a Roma anche ragazzi musulmani dalle zone di guerra, dalla Palestina all'Ucraina, dall'Afghanistan alla Siria. «La Gmb sarà celebrata ad un duplice livello - ha spiegato il cardinale José Tolentino de Mendonca, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l'educazione-, quella universale sarà celebrata a Roma, e quella a livello diocesano organizzata dalle Chiese locali.
Marco Impagliazzo di Sant'Egidio mette in evidenza che occorre ascoltare i bambini perché la loro voce sia udibile anche al mondo della politica e delle istituzioni internazionali. No alla guerra. “Le nostre Comunità in Europa, Africa, America Latina e Asia, con le loro Scuole della Pace, si stanno preparando a questa Giornata, perché sia l'occasione opportuna per rimettere al centro dell'attenzione del mondo i bambini, che sono il presente e il futuro dell'umanità». Tra gli organizzatori dell'evento, anche la cooperativa Auxilium e una fitta rete di collaborazioni, da Trenitalia alla Figc.
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