I Vescovi: temiamo che l'autonomia differenziata possa aumentare il divario tra Nord e Sud

I Vescovi: temiamo che l'autonomia differenziata possa aumentare il divario tra Nord e Sud
di Franca Giansoldati
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Settembre 2023, 17:11

I Vescovi italiani tornano a manifestare contrarietà sul decreto legge sull'autonomia differenziata e sperano che possa essere modificato in Parlamento. «Mentre aumenta la povertà, desta qualche preoccupazione il disegno di legge sull'autonomia differenziata che, nell'attuale formulazione di alcuni articoli, potrebbe rischiare di allargare ulteriormente la forbice delle diseguaglianze», sottolineano al termine del Consiglio episcopale permanente.

Manovra, linea Meloni: salari, sanità e pensioni. Palazzo Chigi. «Compatti contro i sabotaggi»

I timori è che una misura di quel genere vada ad ampliare il divario tra Nord e Sud del Paese. «Sono tante le fatiche della nostra gente che chiedono risposte a diversi livelli: il problema della casa, sempre più acuito da speculazioni immobiliari e dal caro affitti, sollecita ad esempio un'interlocuzione della Chiesa con le famiglie e con le istituzioni».

In pratica, spiegano che «nell'attuale formulazione di alcuni articoli, potrebbe rischiare di allargare ulteriormente». 

Autonomia, l'affondo di Bonaccini: non ci sono risorse per la riforma

Il Consiglio dei ministri ha dato mesi fa il secondo via libera, all’unanimità, al disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata. Il provvedimento, che ha già avuto il parere della Conferenza Unificata, ora è all'esame del Parlamento. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva parlato di una «svolta necessaria al Paese».

Riforme, dal premierato all'autonomia, dalla giustizia al fisco: la roadmap del governo Meloni

Nella relazione illustrativa, si sottolineava come con l’autonomia differenziata «non vuole dividere il Paese, né favorire Regioni che già viaggiano a velocità diversa rispetto alle aree più deboli dell’Italia. L’auspicio è che tutti aumentino la velocità: sia le aree del Paese che con l’autonomia possono accelerare sia quelle che finalmente possono crescere. A tal fine, il fondo di perequazione previsto dall’articolo 119, terzo comma, della Costituzione, dovrà essere utilizzato anche dalle Regioni che non fanno richiesta dell’autonomia differenziata. In questo modo cresce l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA