Cremazione, la critica del teologo: «Così moriamo da nichilisti»

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Mercoledì 13 Dicembre 2023, 08:33

La pratica della cremazione tra i cristiani sta diventando sempre più diffusa, con la Chiesa che la consente sotto determinate condizioni, inclusa la conservazione delle ceneri in un luogo sacro. Ma non mancano voci molto critiche alla diffusione di questa pratica anche nel mondo cristiano. Tra queste quella del teologo americano Scott Hann che sull'argomento ha scritto un saggio da oggi nelle librerie: «Io credo risorgerò» (edizioni Ares). «Nella vita, non trattiamo i nostri corpi come templi sacri» ma «li maltrattiamo, mangiando troppo o troppo poco, negandogli il sonno necessario, riempiendoli di sostanze tossiche». «Ma quando la morte inevitabilmente arriva - chiede il teologo -, come trattiamo questi corpi? Oggi, sempre più persone li bruciano. Non seppelliamo i corpi. Non li trattiamo come li trattavano i nostri antenati, con grande rispetto e con attenzione. Invece, distruggiamo la carne nel fuoco, schiacciamo le ossa che resistono alle fiamme, e poi spesso disperdiamo i resti, eliminando ogni prova che questo corpo - questo corpo santo nel quale ha abitato lo Spirito di Dio - sia mai esistito. Viviamo da materialisti. Moriamo da nichilisti. E questo - conclude il teologo - è un problema».

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