Covid, a messa il nuovo gesto per lo scambio della pace: ecco cosa sostituirà la stretta di mano

Covid, a messa il nuovo gesto per lo scambio della pace: ecco cosa sostituirà la stretta di mano
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 27 Gennaio 2021, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 13:53

Città del Vaticano - Durante la messa, al momento dello scambio della pace, il vescovi hanno stabilito che è da scartare anche il toccarsi i gomiti, anche se è un gesto ormai entrato nella comunicazione quotidiana ai tempi del Covid al posto dei soliti saluti. Lo ha deliberato l'ultimo Consiglio permanente dei vescovi.

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«Non apparendo opportuno nel contesto liturgico sostituire la stretta di mano o l’abbraccio con il toccarsi con i gomiti, in questo tempo può essere sufficiente e più significativo guardarsi negli occhi e augurarsi il dono della pace, accompagnandolo con un semplice inchino del capo». 

Il nuovo gesto della pace

La pandemia ha imposto alcune limitazioni alla prassi celebrativa al fine del contenimento del contagio. I vescovi annunciano che non potendo prevedere i tempi necessari per una ripresa completa di tutti i gesti rituali, a partire da Domenica 14 febbraio, ripristineranno un gesto con il quale ci si scambierà il dono della pace.

All’invito «Scambiatevi il dono della pace», spiegano i vescovi, basta volgere gli occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino.

Questo - dice la Cei - può esprimere in modo eloquente, sicuro e sensibile, la ricerca del volto dell’altro, per accogliere e scambiare il dono della pace, fondamento di ogni fraternità. «Là dove necessario, si potrà ribadire che non è possibile darsi la mano e che il guardarsi e prendere “contatto visivo” con il proprio vicino, augurando: «La pace sia con te», può essere un modo sobrio ed efficace per recuperare un gesto rituale».

 

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